Il 18 Luglio in seguito all’attentato terroristico contro la leadership siriana, Mosca ha condannato nel modo più deciso l'atto terroristico a Damasco, definendolo “Un altro tentativo di destabilizzare ulteriormente la situazione in Siria”, lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri russo, Aleksandr Lukashevich, citato dall'agenzia.
La Francia tramite il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, ha condannato l’atto terroristico, nell’attentato sono rimasti uccisi i migliori della sicurezza e della Difesa. Il responsabile del Quai d'Orsay ha rivolto inoltre un appello alla necessaria transizione politica nel Paese senza mettere in discussione la leadership del Presidente Bashar al Assad.
La Francia, è più consapevole che mai che la rivoluzione siriana è stata islamizzata e diretta dal salafismo islamico che mette in pericolo la stessa democrazia occidentale.
L’Italia (che oggi conta sempre meno nello scenario politico Mediterraneo ed è considerata un Paese sempre più schierato con Israele) tramite il suo Ministro tecnocrate Terzi ha considerato gravissimo l’attentato chiedendo una transizione politica a Damasco, senza però condannare un così grave crimine.
“L' Italia - prosegue Terzi - continua a sostenere pienamente l'azione di Kofi Annan ed il piano per il cessate il fuoco. Durante la visita del Premier Monti a Mosca, Putin ha affermato che Mosca si opporrebbe ad una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu che implicherebbe il sostegno delle Nazioni Unite ad una "rivoluzione" in Siria. A ribadire l’opposizione rispetto alla politica internazionale anche il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov , dopo l’incontro tra l'inviato dell'Onu Kofi Annan e il presidente Putin tenutosi a Mosca.
La posizione cinese non è diversa da quella Russa. L’Occidente in generale sostiene i gruppi di opposizione senza pensare alla loro natura o al loro progetto politico, mentre la Russia e la Cina lavorano insieme all’inviato dell'ONU per la Siria, Kofi Annan, per una conferenza di pace e auspicano all'organizzazione di una conferenza sulla Siria che veda la partecipazione di Iran e Arabia Saudita.
Ad affermarlo, ancora una volta a Mosca, è stato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, precisando che Annan ha definito "utile" la proposta avanzata dalla Russia, durante l'incontro avuto con il presidente Vladimir Putin. Ritornando al gravissimo attentato ci sono elementi che dimostrano la complicità della CIA e del Mossad Israeliano.
L’attentato del 18 luglio è stato rivendicato da tre gruppi dell’opposizione. Molti hanno letto la notizia in maniera superficiale senza pensare troppo al ruolo e alla rilevanza politica delle vittime. Tentiamo di citare in breve chi erano le vittime:
- Asef Shawkat, viceministro della Difesa, era considerato uno dei principali dirigenti della sicurezza.
-Dawood rajha Ministro della difesa.
- Mohamad naji Chaar degli Interni. Con loro sono caduti altri personaggi della Siria. L’obbiettivo era quello di punire la Siria per la sua posizione di sostegno a Hezbollah.
L’attentato è stato rivolto contro la cellula di sicurezza che nel 2006 ha fornito a Hezbollah armi e in particolare razzi prodotti in Siria. Ricordiamo che Imad Moghnieh leader militare di Hezbollah è stato assassinato con la stessa tattica a Damasco nel 2008.
Di Talal Khrais
Submitted by Anonimo on Fri, 27/07/2012 - 15:42