La Repubblica Armenia ha espresso profonda preoccupazione per la tendenza rivale dell’Azerbaigian che non abbonda il linguaggio di guerra, continua ad armarsi. Il presidente Ilham Aliev ha ricordato agli azeri il rapporto di collaborazione che ha con la Russia, affermando inoltre che Baku continuerà a rafforzare la dotazione delle sue forze armate finché non sarà risolto il conflitto per Nagorno Karabakh. Il nuovo Gheddafi corteggiato dall’Europa commette una follia dietro l’altra. Forse pretende che l’80% degli abitanti armeni del Nagorno Karabakh si metta sotto la sovranità e la dittatura Azera? "Siamo preoccupati per il fatto che l'Azerbaigian si armi. Anche il livello di cooperazione tecnico-militare tra Armenia e Russia è alto. Noi stiamo facendo del nostro meglio per mantenere il bilanciamento delle forze in campo, non solo con una superiorità quantitativa ma anche qualitativa. Il 26 Giugno scorso il capo dello stato azero ha affermato che Baku non interromperà il rafforzamento delle proprie dotazioni militari finché il conflitto non sarà chiuso. "Abbiamo avuto nel 2003 un budget della difesa di 163 milioni di dollari nel 2003. E' salito a 3,6 miliardi di euro lo scorso anno ed ha raggiunto i 3,7 miliardi di euro, ora", ha affermato il capo dello stato azero. "In confronto - ha continuato - l'intera spesa dell'Armenia è di 2 miliardi di dollari. Il nostro bilancio per la difesa è il doppio della spesa totale dell'Armenia". Dichiarazioni dure, mentre languono i negoziati per arrivare a una soluzione pacifica del conflitto "congelato" che è costato decine di migliaia di vite negli anni '90. Le continue minacce del presidente azero Ilham Aliev palesano il rischio che si torni a fare ricorso alle armi. I presidenti di Russia, Stati uniti e Francia - Paesi che presiedono il cosiddetto Gruppo di Minsk - hanno chiesto ad Azerbaigian e Armenia di adottare soluzioni pacifiche possano porre fine al dossier del Nagorno Karabakh.
Submitted by Anonimo on Tue, 02/07/2013 - 16:50