15 luglio 2011
In occasione della IX Biennale del Coltello di Pattada, Assadakah Sardegna in collaborazione con il Comune di Pattada, ha promosso la visita dei coltellinai libanesi del comune di Jezzine. Un’occasione preziosa di scambio e di confronto delle tecniche artigiani e del saper fare.
I coltelli libanesi con il caratteristico manico in corno di bue africano nel quale è scolpita l’immagine della “Fenice”, affondano la loro origine nella tradizione settecentesca, si trattava di un dono prezioso offerto alla corte dei sultani ottomani, oggi la tradizione rivive nella realizzazione di oggetti preziosi in cui rivivono i fasti degli imperi orientali.
Accanto ad essi la tradizione sarda, il coltello quale prolungamento della mano dell’uomo, un oggetto che perde il suo connotato offensivo, mai ostentato, per divenire strumento di vita e quotidianità.
Parlare del coltello di Pattada vuol dire parlare di uomini e luoghi, ed utilizzare un lessico ancestrale che rafforza la tradizione, facendo sì che nessun particolare si perda
nella memoria. Allora, meritano una descrizione particolare i Frailes, le officine dei mastri ferrai, ambienti non molto ampi, immersi nel nero della fuliggine e del carbone con le radici di erica accatastate accanto alla forgia e al mantice.
Il paese de “sa resolza” anche quest’anno sarà protagonista di un ciclo di eventi che avrà inizio il giorno 16 luglio 2011 e terminerà a Settembre, un calendario ricco di novità: con l’inaugurazione del Museo del coltello, la mostra dei costumi di Pattada e le sagre gastronomico con le eccellenze del territorio.
Submitted by Anonimo on Fri, 15/07/2011 - 15:52