L'associazione

L'Associazione

Il Centro Italo Arabo e del Mediterraneo Sardegna persegue l’obiettivo di rafforzare l’amicizia e la solidarietà tra il popolo italiano e arabo.
Come recita lo Statuto, “Lo scopo dell'Associazione è quello di svolgere attività volte ad avere un impatto significativo nelle politiche di cooperazione allo sviluppo e di aiuto umanitario, nazionali ed europee in favore delle popolazioni del terzo mondo” impegnandosi a lavorare per la promozione di uno sviluppo umano sostenibile.
Ispirandosi ai principi della solidarietà sociale, umana, civile e culturale, il Centro ha portato avanti, negli anni, una strategia cooperativa con i paesi dell’area mediterranea con i quali mantiene un profondo rapporto di collaborazione e reciproco rispetto, in particolare con il Libano e la Tunisia.
Il campo d’azione comprende i più svariati ambiti di cooperazione internazionale compreso il settore sanitario, educativo e culturale.
Le principali attività portate avanti dall’Associazione sono:

  1. Organizzazione di Convegni nazionali e internazionali;
  2. Gemellaggi tra comuni sardi e libanesi;
  3. Iniziative sociali e di scambio culturale;
  4. Gestione e organizzazione di viaggi e visite ufficiali di delegazioni di esponenti politici e autorità diplomatiche provenienti dai Paesi arabi;
  5. Servizi di informazione e comunicazione per favorire l'integrazione degli immigrati

Principali Attività Svolte

I principali progetti realizzati con successo negli ultimi anni possono essere così sintetizzati:

“DIART – Networking e sviluppo del comparto tessile” (2017 – 2018), finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna, L.R. 19/1996 “Norme in materia di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e di collaborazione internazionale”. Il progetto attualmente in fase di attuazione in collaborazione con il Centre Technique de Création, d'Innovation et d'Encadrement dans le Secteur du Tapis et de Tissage (Tunisi), l’Università di Cartagine (Tunisia) e il Comune di Samugheo intende contribuire allo sviluppo (inclusivo e sostenibile) del comparto tessile artigiano tunisino e sardo, valorizzando il patrimonio culturale, in particolare per quanto riguarda la produzione naturale di fibre e tinture, promuovendo nuove iniziative economiche legate alla lavorazione e commercializzazione di materie prime. Principali attività previste riguardano lo sviluppo di una rete locale e di un network sardo – tunisino per la definizione di un marchio di eccellenza comune.

“SAMR, Sportello Assistenza Migranti e Rifugiati” (2017 -2018) - Progetto di Servizio Civile Nazionale che prevede il coinvolgimento di 4 volontari nelle attività di supporto alle fasce deboli della popolazione immigrata. Il progetto si sviluppa lungo due direttrici o macro-attività: 1) attivazione di uno sportello di advocacy rivolto prevalentemente a migranti e richiedenti asilo; 2) utilizzo e diffusione di strumenti redazionali volti a garantire la trasparenza giornalistica e una corretta informazione rispetto al fenomeno e alle comunità presenti sul territorio e al fenomeno in oggetto. Lo sportello (online e di front-office) intende accompagnare i migranti nel processo tortuoso di accesso alle procedure amministrative e pratiche burocratiche necessarie per l’inserimento regolare nel paese di accoglienza.

“FOOD4MED Food For Mediterranean Exchange and Dialogue” (2015–2016) in collaborazione con l’Università Saint Joseph di Beirut, finanziato dalla Delegazione UE in Libano con il programma EuropeAid Attività Culturali 2014 – Libano, conclusosi lo scorso marzo 2016. Il progetto getta le basi per una cooperazione tra Libano e Sardegna basata sulla gastronomia delle due culture, nell’intento di rafforzare la conoscenza e la comprensione tra le due sponde del mar Mediterraneo. Tra le principali attività, è stato pubblicato un libro di cucina che raccoglie le ricette della tradizione culinaria sarda e libanese, esplorando così le due culture attraverso le rispettive tradizioni gastronomie. E’ stato inoltre, organizzato un contest fotografico sulla cucina di entrambe le aree rivolto a giovani fotografi e studenti, ed infine, un Festival della cucina tradizionale mediterranea in Libano con dimostrazioni, dibattiti e percorsi gastronomici tra ingredienti e pietanze tipiche lo scorso marzo 2016.

Progetto Migr@ntes II (2015-2016) rifinanziato dalla Fondazione Banco di Sardegna per l’annualità 2016, che continua a perseguire l’obiettivo di contribuire al miglioramento del processo di interazione tra i cittadini di paesi terzi residenti nel territorio regionale e la comunità di accoglienza attraverso la realizzazione di attività interattive, conferenze e seminari e un documentario dal titolo “Storie di Migr@ntes” (https://www.youtube.com/watch?v=MsOw6eMsmfc). Il documentario presentato ufficialmente a Cagliari il 12.11.2016 è stato proiettato durante il convegno, organizzato dalla Regione Autonoma della Sardegna, dal titolo “La Sardegna e i migranti: le politiche europee, le proposte delle realtà locali” (20.12.2016). Il corto ha partecipato a numerosi festival, nazionali e non, e ha ricevuto il premio del pubblico allo Skepto International Film Festival 2017.

Progetto Migr@ntes (2014-2015) realizzato con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna. L’iniziativa ha favorito il percorso di inserimento dei cittadini dei paesi terzi nel territorio sardo, migliorando il processo d’interazione e integrazione con la comunità di accoglienza attraverso l’attivazione di una serie di iniziative di sensibilizzazione e comunicazione in collaborazione con istituti primari, secondari e con il coinvolgimento delle istituzioni locali, nazionali e europee.

“DIART Sardegna” (2014), realizzato con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna, ha visto l’organizzazione del Festival sardo-tunisino del tappeto nel territorio sardo, ospitando l’arte e la tradizione tessile tunisina con diverse attività promozionali finalizzate a sottolineare la comunanza tra le due culture mediterranee.

“DIART Le Dialogue Interculturel à Travers l’Art du Tapis” (2012), progetto finanziato dalla Commissione Europea, Delegazione UE in Tunisia, a valere sul Programma EuropeAid Attività Culturali 2012 – Tunisia. Il progetto ha contribuito a rafforzare il dialogo interculturale tra l’Europa e i paesi della sponda sud del Mediterraneo, migliorando la conoscenza reciproca dell’arte della tessitura tradizionale del tappeto, attraverso il confronto e lo scambio di tecniche, metodologie e conoscenze millenarie tra le artigiane provenienti dalle zone rurali della Tunisia e della Sardegna. Il partenariato comprendeva Assadakah Sardegna (ente capofila), il Centre Technique de Création, d'Innovation et d'Encadrement dans le Secteur du Tapis et de Tissage (Tunisi).

“Let’s dress up!!” (2011) è un progetto bilaterale di Scambi Giovanili finanziato dal Programma Europeo Gioventù in Azione. Il progetto ha coinvolto circa 20 ragazzi italiani e libanesi, promuovendo la cooperazione euromediterranea e stimolando la comprensione reciproca tra giovani di diverse nazionalità e sviluppando il senso di solidarietà e tolleranza tra i partecipanti. Assadakah ha collaborato con il Comune di Houmin El Tahta (Libano) e il Comune di Sadali.

“Depistage du cancer au sein. Libano” (2009) finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna, a valere sulla legge regionale 19/96. L’iniziativa realizzata in partenariato con Primaidea srl, l’Ospedale Sirai di Carbonia e l’Hopital Gouvernemental di Zahle ha contribuito alla campagna di prevenzione del tumore al seno in Libano, nell’area della Bekaa nel Nord del Libano dove l’incidenza del tumore al seno è particolarmente rilevante. Il progetto ha posto in essere, oltre alla campagna di prevenzione, anche un percorso di scambio di buone pratiche fra medici sardi e libanesi, mediante un lavoro congiunto delle diverse equipe con esami strumentali su pazienti (mammografie, ecografia mammaria e ago biopsie) e confronto sulle tecniche di indagine e sui protocolli seguiti.

Sempre nell’ambito dell’accoglienza dei migranti, il Centro Italo Arabo e del Mediterraneo Sardegna collabora per il secondo anno consecutivo (2015, 2016) to con la Cooperativa Alea e la Key Company alla Gestione del servizio di accoglienza straordinaria dei cittadini stranieri e dei servizi connessi presso il Comune di Jerzu (OG), dedicandosi alla cura e assistenza degli ospiti della struttura. Il servizio è finanziato dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione – Direzione Centrale dei Servizi Civili per l’Immigrazione e l’Asilo (circolare prot. n. 12506 pervenuta il 23 novembre 2015).

Seminari e Conferenze

Inoltre, Il Centro Italo Arabo si è occupata negli anni dell’organizzazione di seminari e conferenze (“Dialogo di fronte al Mediterraneo”; “La compatibilità tra Islam e democrazia”; “Processi di democratizzazione in Medio Oriente”), dell’organizzazione di missioni in Libano, Sudan, Iran e recentemente in Siria ed ha collaborato alla realizzazione del libro inchiesta “Lebanon. Reportage nel cuore della Resistenza libanese” e “Syria. Quello che i media non dicono”.

Nel 2016 e 2017 ha organizzato la quarta e la quinta edizione del Meeting Internazionale delle Politiche del Mediterraneo, appuntamento annuale dedicato ai temi della geopolitica e al giornalismo nelle aree di crisi che ha visto la partecipazione di illustri ospiti italiani e stranieri del mondo accademico, politico e dell’informazione.
Ha inoltre, partecipato alla realizzazione del Convegno “Immigrazione e sviluppo economico nella Sardegna contemporanea” (29.11.2016) organizzato dall’Acli provinciale di Cagliari e dell’Associazione Tiria Noa, con il contributo della Fondazione di Sardegna ed è tra i membri del Comitato organizzativo del Festival Internazionale della Letteratura di Viaggio http://www.letteraturadiviaggio.it/programma-eventi
Il Centro Italo Arabo e del Mediterraneo, in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica Armena in Italia, ha promosso la pubblicazione del saggio “Il genocidio armeno: 100 anni di silenzio – Lo straordinario racconto degli ultimi sopravvissuti” (di Alessandro Aramu, Gian Micalessin e Anna Mazzone) distribuito in tutto il territorio nazionale. Il libro è stato presentato alla Mostra del Salone del Libro di Torino, a Roma, Milano, Cagliari e Sassari. Tra le iniziative dedicate allo sterminio del popolo armeno, si ricorda anche la mostra del fotografo di cinema Romolo Eucalitto dal titolo “100 anni di silenzio - Gli ultimi sopravvissuti del genocidio armeno”.
L’Associazione prosegue la propria attività di cooperazione variegando ulteriormente i settori d’azione, orientando le future attività alla realizzazione di:

  • azioni o progetti tendenti allo sviluppo autonomo delle economie dei paesi emergenti dell’area mediterranea e araba, nell’intento di contribuire al potenziamento delle relazioni di cooperazione internazionale;
  • attività di Educazione allo Sviluppo per far crescere nell'opinione pubblica la comprensione dei problemi del Sud del mondo e della globalità dello sviluppo e promuoverà iniziative di Educazione Interculturale per orientare in senso positivo le dinamiche di mutamento della società civile, indotte dal fenomeno migratorio;
  • attività di formazione professionale, aggiornamento, perfezionamento e informazione rivolte ad un vasto arco di soggetti beneficiari, in particolare di giovani, donne, immigrati, nell'ambito di progetti comunitari, nazionali o locali.

Attualmente, sono al vaglio alcune idee progettuali realizzabili con la collaborazione di partner istituzionali, associazioni no profit e università operanti nei territori libanesi, tunisini e dell’Africa sub-sahariana con azioni incentrate sulla salvaguardia dal patrimonio artistico e culturale dell’area mediterranea, la tutela e salvaguardia dei diritti, la questione di genere e il supporto all’imprenditorialità di fasce sociali più deboli.

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