I sindaci arabi e sardi insieme contro il terrorismo


confstampasindacisardilibanesiDopo il convegno “Dialogo di fronte al Mediterraneo”, svoltosi a Cagliari lo scorso 29 ottobre, Assadakah Sardegna- centro Italo-arabo del Mediterraneo, promuove ed organizza un altro importante evento.
Il 5 gennaio 2011 alle ore 11 presso l’Ordine dei giornalisti a Cagliari si terrà la conferenza stampa che vedrà la partecipazione del Presidente di Assadakah Sardegna, Segretario generale di Assadakah Italia, Raimondo Schiavone, del Responsabile per le attività internazionali di Assadakah Italia, Talal Khrais e di Rana Jammoul vice presidente Federazione tra le organizzazioni di volontariato nazionale Assadakah Italia -centro italo-arabo del Mediterraneo onlus.
I sindaci Ali Barakt e Ali Jaber dei comuni libanesi di Rob Tlatin e Yanouh incontreranno i loro colleghi sardi: Eugenio Lai sindaco di Escolca, Umberto Oppus, sindaco di  Mandas, ed Elio Mameli, sindaco di  Villaspeciosa.

Verranno presentati alla stampa i risultati del progetto “Ridiamo un sorriso al Libano” che ha coinvolto i ragazzi del sud del Libano, che hanno potuto trascorrere il Natale ed il Capodanno ospiti delle famiglie dei comuni di Escolca, Mandas e Villaspeciosa.
Il progetto è il risultato del Patto di amicizia tra i comuni sardi e quelli libanesi, il cui obiettivo è promuovere tolleranza, l’integrazione e la pace tra i popoli del Mediterraneo.
L’incontro sarà un’importante occasione, per esprimere la condanna unanime nei confronti dei recenti attentati e atti di violenza ai danni dei cristiani e la dura opposizione al terrorismo, il cui fine è alimentare le tensioni tra le confessioni ed acuire lo scontro tra civiltà.
Infatti, Assadakah si impegna da anni nella promozione del dialogo interreligioso e della pacifica convivenza tra i popoli e collabora con i più antichi istituti accademici religiosi del mondo islamico; l’incontro sarà un’importante occasione per ribadire tali propositi e obietti

Assadakah, ha espresso la sua solidarietà al Patriarca dei Copti, Papa Shenuda III, lo fatto anche contro i crimini commessi contro la minoranza più antica in Iraq. “ E' un crimine che si inserisce nel quadro della politica di terrorismo che respinge gli altri e serve a disturbare la coesistenza tra confessioni diverse”, ha scritto il responsabile delle Relazioni Internazionali Talal Khrais a nome del Presidente della sua organizzazione.
In un messaggio alla comunità cristiana e al popolo egiziano ha sottolineato “gli autori di questo attacco criminale sanguinario” hanno come obiettivo quello di infiammare il conflitto religioso in Egitto e nel mondo arabo ed Islamico.
I sindaci italiani e libanesi a Cagliari condannano alla loro volta l'attentato, ''L'attacco terroristico, insieme ai crimini deplorevoli contro l'unità del popolo iracheno, dopo il massacro nella chiesa di Baghdad, è stato ideato per incrementare difficoltà e tensioni sia politiche che confessionali dal Medio Oriente all'Africa del Nord e a quella occidentale” afferma il sindaco di Yanouh Ali Jaber, comune gemellato con Villa Speciosa.
La delegazione di Odeisseh,  comune gemellato con Mandas, ha condannato l'attacco terroristico di Alessandria, esprimendo solidarietà al popolo egiziano. “L'episodio ha avuto un effetto devastante sul dialogo, la libertà e la moderazione a livello internazionale, soprattutto perché è sopraggiunto in concomitanza con l’inizio del nuovo anno”.
“Dialogo e convivenza pacifica sono l'unica risposta possibile al terrorismo omicida che ha per obiettivo i credenti, e alla cristianofobia crescente” affermano i sindaci sardi. “Occorre rilanciare il dialogo e una cultura e una pratica della convivenza, oltre la rassegnazione  e l'indifferenza alle notizie del terrore, afferma una nota di Assadakah Roma.
Assadakah, sottolinea che “il nuovo anno si è aperto come si era chiuso il precedente, con nuove stragi di cristiani, dalla Nigeria ad Alessandria d'Egitto, senza dimenticare le vittime nelle moschee irakene e in altre parti del mondo, tanto frequente è l'utilizzo malato dell'identità religiosa per colpire i propri avversari.