La Sardegna e le politiche per il Mediterraneo: il 29 giugno a Cagliari incontro con Cabras e Maninchedda


 

“La Sardegna e le politiche per il Mediterraneo” è il titolo dell’incontro di geopolitica che si svolgerà domani, venerdì 29 giugno, alle ore 18, presso la sala Basile di Villanova Coworking (via san Saturnino, 7 a Cagliari). Interverranno Antonello Cabras (Presidente della Fondazione di Sardegna) e Paolo Maninchedda (Direttore di Sardegna è Libertà).

L’appuntamento conclude il primo ciclo di incontri organizzati dal Centro Italo Arabo e del Mediterraneo Sardegna che ha visto la partecipazione del reporter siriano Naman Tarcha, dell’inviato di guerra Gian Micalessin, dell’editorialista Michela Mercuri, del deputato Pino Cabras e dello scrittore Gerardo Virgilio.

Antonello Cabras, che nella sua veste di ex parlamentare ha una larga esperienza nel campo della politica estera, e Paolo Maninchedda, saranno protagonisti di un dialogo che riserverà molte sorprese nei confronti della classe dirigente sarda che sembra ignorare del tutto, o quasi, gli antichi rapporti con la sponda sud del Mediterraneo, privilegiando relazioni economiche e diplomatiche con soggetti internazionali non sempre trasparenti. 

Sarà l'occasione per aprire una seria riflessione sul ruolo dell'isola all'interno di uno scenario geopolitico in continua trasformazione, cogliendo opportunità che fino a oggi i nostri governanti, per miopia e piccolezza intellettuale, non hanno saputo cogliere. 

L'ingresso al pubblico è libero. 

Nel corso di questo ciclo di incontri, dal titolo "Dalle primavere ai lunghi inverni: il mondo islamico alla resa dei conti?", i relatori hanno affrontato i principali accadimenti geopolitici del Mediterraneo, Medio e Vicino Oriente, dove da anni si registrano guerre, contestazioni, fibrillazioni politiche e cambi di potere. Tutto questo in un contesto ben preciso che ha determinato anche l'insorgere del più importante fenomeno terroristico della storia moderna, Daesh, e la contestuale crescita del radicalismo islamico che ha colpito il senso di sicurezza dell'Europa, non immune da colpe per un atteggiamento che ha contribuito a creare instabilità in molti dei contesti geopolitici di riferimento.