Assadakah Sardegna – Centro Italo Arabo e del Mediterraneo condanna fermamente gli attentati che nei giorni scorsi hanno provocato centinaia di morti tra Beirut e Parigi. Non possiamo altresì dimenticare le vittime del disastro aereo nei cieli del Sinai, frutto probabilmente di una bomba dello Stato Islamico. Il nostro pensiero va anche alle centinaia di persone che ogni giorno muoiono in Siria per mano dei gruppi armati di matrice jihadista finanziati principalmente da Turchia, Arabia Saudita e Qatar. Per quelle vittime, spesso, non viene sprecata neanche una riga di inchiostro.
Da oltre 4 anni, nel corso dei quali abbiamo effettuato circa 100 missioni giornalistiche in Siria, denunciamo il pericolo del terrorismo e dell’estremismo islamico. Un pericolo che inevitabilmente, come purtroppo avevamo previsto nel 2012, è arrivato dentro le nostre case. L’Europa, l’Italia e anche la Sardegna possono essere colpite in ogni istante. Il rischio è reale e nessuno può sentirsi davvero sicuro.
La lotta al terrorismo non ammette dunque ambiguità di nessun tipo. Chi in Occidente afferma di voler combattere l’estremismo politico e il fanatismo religioso, soprattutto se ricopre incarichi politici o istituzionali, deve far seguire alle parole azioni politiche inequivocabili. Lo stesso dicasi per la Regione Autonoma della Sardegna che deve bloccare ogni accordo con il Qatar che si accinge a diventare il più grande investitore in Gallura, mettendo le mani sulla sanità ma anche su altri settori, come il turismo e l’immobiliare.
Il Qatar, come è noto, è il più grande finanziatore del terrorismo in Siria e Iraq, lo stesso che nei giorni scorsi ha mietuto centinaia di morti tra la Francia e il Libano. Piangere quelle morti sotto il consolato francese di Cagliari e, poi, stringere le mani agli emissari della monarchia del Golfo che in pochi anni ha riversato sui tagliagole di al Nusra – il braccio di al Qaeda in Siria – centinaia di milioni di dollari, è ipocrita e non è più accettabile. Bisogna spezzare questa contraddizione, tipica dell’Occidente, che continua a concludere affari con i finanziatori del terrorismo islamico.
La leva economica data dagli investimenti in settori economici strategici europei da parte di potenze come il Qatar e l’Arabia Saudita deve essere bloccata immediatamente con scelte nette, chiare e responsabili.
Per questa ragione, Assadakah Sardegna – Centro Italo Arabo e del Mediterraneo chiede alla Regione sarda e al suo Presidente di bloccare gli investimenti del Qatar nell’isola, per dire no al terrorismo, all’estremismo, alla violazione dei diritti umani e per evitare che anche la nostra regione possa diventare un centro di affari nelle mani di una potenza straniera accusata di complicità con i gruppi jihadisti che stanno minacciando la sicurezza globale.
Cagliari, li 16 novembre 2015
Il Comitato Direttivo Assadakah Sardegna – Centro Italo Arabo e del Mediterraneo
Inviato da Anonimo il Lun, 16/11/2015 - 11:16