IL DOCUMENTO. Assadakah ribadisce il sostegno al popolo armeno nella battaglia per la verità sul genocidio


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Assadakah Italia – Centro Italo Arabo e del Mediterraneo Onlus, Federazione nazionale costituita dalle seguenti associazioni: Assadakah Lazio – Roma capitale, Assadakah Sardegna, Assadakah Veneto, Assadakah Calabria e Assadakah Napoli

Premesso

-la notte del 24 aprile 1915 iniziava il massacro del popolo armeno nei territori dell’Impero Ottomano;
-il genocidio durò ben otto anni: la popolazione armena dell’Anatolia venne deportata e obbligata a vere e proprie marce della morte. Solo in pochi arrivarono a destinazione, mentre la maggior parte della popolazione morì durante il faticoso tragitto;
-nel genocidio, il primo del secolo scorso, morirono un milione e mezzo di persone;
-lo sterminio del popolo armeno è una pagina terribile della storia contemporanea che, ancora oggi, per le sue implicazioni storiche e politiche, produce dolorose conseguenze;
-la Turchia si è sempre rifiutata di riconoscere il genocidio degli armeni, sdrammatizzando i fatti e minimizzando il numero delle vittime. Parlare del genocidio rappresenta addirittura una violazione dell’art. 301 del codice penale, che punisce le offese “alla nazione turca”;
-chi organizzò e pianificò il genocidio si preoccupò di nascondere la verità ponendo le basi per una forma estrema di negazionismo che, ancora oggi, rappresenta uno degli ostacoli dell’ingresso della Turchia nell’Unione Europea;
-vari paesi dell’UE riconoscono l’esistenza del genocidio del popolo armeno;
-il popolo armeno rivendica il diritto alla memoria e alla verità storica;
-l’Armenia conduce con orgoglio una battaglia culturale, religiosa, etnica e di civiltà contro la prepotenza e la negazione;
-è responsabilità delle istituzioni, a partire da quelle locali e comunali, attivarsi affinché ci sia un riconoscimento internazionale su un olocausto che ancora oggi pochi conoscono;
-il genocidio è una vicenda che va ricordata per costruire una coscienza collettiva a difesa dei diritti di tutte le minoranze;
-i sopravvissuti al massacro e i loro familiari hanno chiesto di rendere giustizia, una giustizia non personale ma per l’umanità intera;
-il genocidio armeno è il simbolo di tutte le persecuzioni che ci sono state negli anni a seguire, alcune delle quali, come l’olocausto degli ebrei, hanno avuto un formale riconoscimento a livello internazionale con una giornata dedicata alla loro memoria;
-ogni genocidio è, innanzitutto, un crimine contro l’umanità;
-ancora oggi gli armeni continuano a essere perseguitati: in Siria, da Kessab ad Aleppo, le comunità sono costrette a subire ogni tipo di violenza da parte dei gruppi armati supportati dalla Turchia che non esitano a distruggere i luoghi di culto e a cancellare ogni traccia della cultura di questo straordinario popolo;
-nel 2015 sono previste in tutto il mondo, compresa l’Italia, una serie di iniziative per ricordare e celebrare la pulizia etnica degli armeni, sulla base di valori universali che hanno in qualche modo caratterizzato la modernità: memoria, lotta al negazionismo, prevenzione e repressione dei crimini contro l’umanità;
-in occasione del centenario, Assadakah Italia - Centro Italo Arabo e del Mediterraneo Onlus ha promosso, insieme all’Ambasciata della Repubblica dell’Armenia in Italia, un importante volume dal titolo: “Il genocidio armeno: 100 anni di silenzio – Lo straordinario racconto degli ultimi sopravvissuti”, testimonianza esclusiva di quella tragedia;

CONDANNA

- il governo della Turchia che, a distanza di un secolo, si rifiuta di riconoscere il genocidio del popolo armeno e di assumersi la responsabilità storica e morale di quel crimine contro l’umanità, il primo dell’era moderna;
- l’atteggiamento delle autorità turche verso quei cittadini che prendono posizione a favore del riconoscimento del genocidio armeno, anche attraverso pressioni tese a scoraggiare la loro presenza in manifestazioni pubbliche in cui si parla del crimine commesso un secolo fa;

CHIEDE AL GOVERNO ITALIANO E AL PARLAMENTO

- un pronunciamento ufficiale che ribadisca con forza il riconoscimento da parte dell’Italia del genocidio del popolo armeno come fatto storico conclamato e incontrovertibile;
- di dichiarare il 24 aprile di ogni anno “Giornata della memoria del genocidio armeno”, in ricordo di oltre un milione di armeni sterminati dai turchi ottomani a partire dal 1915;
- di intraprendere un’iniziativa verso gli organismi internazionali (Assemblea Generale dell’Onu e Parlamento Europeo) affinché il 24 aprile di ogni anno sia dichiarato: “Giornata Internazionale della memoria del genocidio armeno”.

SOSTIENE

- La causa del popolo armeno e la sua battaglia per la verità affinché in ogni sede venga riconosciuto il genocidio perpetrato dai turchi dell’impero Ottomano a partire dal 1915;
- Le comunità armene e tutti i cristiani perseguitati in Medio Oriente nella lotta contro il terrorismo, in difesa della dignità, del valore della vita e dei principi di solidarietà, giustizia e fratellanza tra i popoli.