La Siria accusa arabi e occidentali: sono responsabili della caduta di Palmira


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La Siria afferma che la responsabilità della caduta di Palmira nelle mani dell’Isis e le atrocità commesse in questa città sono da addossare ai Paesi che «sostengono le organizzazioni terroristiche», tra i quali Arabia Saudita, Turchia, Qatar, Israele e «alcuni Paesi occidentali». È quanto si legge in una lettera inviata dal ministero degli Esteri di Damasco al Consiglio di Sicurezza e al segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon. Tra i gruppi terroristi, la Siria inserisce anche l’Esercito libero siriano (Els).
Oltre all’Isis e all’Esl, Damasco cita anche il Fronte al Nusra, la branca siriana di Al Qaida. Un «sostegno generoso», si legge nella missiva, citata dall’agenzia governativa Sana, è «fornito a queste organizzazioni terroriste da regimi regionali e internazionali, con la collusione e la falsa ignoranza degli Stati occidentali».
Il ministero degli Esteri chiede quindi alle Nazioni Unite di adottare «le necessarie misure deterrenti contro le organizzazioni terroriste e gli Stati che le sponsorizzano e le sostengono».