Attentato in Tunisia: notizia giunta mentre era in corso il festival della tessitura sarda-tunisina con la presenza di artigiane del nord Africa. Solidarietà alle vittime.


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Sgomento di Assadakah: impegnati da anni a denunciare il rischio del terrorismo islamico in Medio Oriente, Nord Africa ed Europa. Le Istituzioni siano coraggiose.

Cagliari, li 19 marzo 2015 - Il Centro Italo Arabo Assadakah esprime sdegno per il grave attentato a Tunisi che è costato la vita a 17 persone, tra le quali anche 4 italiani. Tutto ciò è accaduto mentre l’associazione organizzava in Sardegna il festival della tessitura, con la partecipazione di alcune artigiane provenienti dal paese preso di mira dai terroristi. Si è parlato di cooperazione, di dialogo, di ponti di pace e delle necessità della conoscenza reciproca per abbattere diffidenze e diversità religiose e culturali. Una giornata che ha visto la partecipazione di tante persone, una giornata felice e piena di buoni propositi per il futuro, in un progetto (Diart) nato dalla cooperazione tra Assadakah e il Centre technique de création d’innovation et d’encadrement du tapis et du tissage di Tunisi e che da anni assicura promozione, scambio e incontro tra antiche e rinomate culture tessili.
Esprimiamo il nostro cordoglio alle vittime dei familiari e ribadiamo il nostro impegno quotidiano contro il terrorismo e il fondamentalismo di matrice islamica. Un rischio che abbiamo denunciato da oltre tre anni nelle nostre missioni in Siria (quasi 100), un rischio che è stato sottovalutato sia dalle Istituzioni nazionali e internazionali e, spiace dirlo, anche dal sistema dell’informazione.
Oggi il terrorismo è il nemico da abbattere.
Non c’è solo l’ISIS, ma anche le filiali di Al Qaeda (come il Fronte Jhabat al Nusra in Siria) e una serie di gruppi radicali – di matrice jihadista – che sono il vero pericolo per la convivenza civile, la pace, la democrazia e la stabilità in tutto il Mediterraneo. Per questa ragione, è opportuno sostenere le iniziative diplomatiche e politiche volte a includere il presidente della Siria Bashar al Assad nel processo di pace contro le sigle del terrore di matrice islamica.
Bisogna sostenere, inoltre, i governi laici come quello del generale al – Sisi in Egitto e avviare rapporti di cooperazione con tutte quelle forze che combattono “l’islamizzazione” forzata dei propri paesi, con la messa al bando di partiti che fanno del radicalismo l’elemento centrale della propria azione politica. Sosteniamo con forza il nuovo governo tunisino che con coraggio ha intrapreso la strada della democrazia, del confronto, della convivenza civile e della parità tra gli uomini e le donne. Il Centro Italo Arabo Assadakah, pertanto, chiede al Governo italiano e al Parlamento di mettere in campo tutte le misure possibili per combattere senza alcuna titubanza il terrorismo islamico e le sue svariate centrali nei vari paesi del mondo, a partire da quelli che si affacciano sul Mediterraneo.

Raimondo Schiavone
Segretario Generale del Centro Italo Arabo Assadakah