La Siria ha presentato all'Opac una proposta rivista del piano di rimozione delle armi chimiche, che prevede il completamento delle operazioni "entro la fine di aprile 2014". Lo rende noto l'ufficio stampa dell'Opac, precisando che allo stato attuale sono state fatte sei spedizioni di componenti chimici, pari alla rimozione del 35% di tutto l'arsenale, di cui il 23% dei componenti più pericolosi (priority 1) e il 63% di quelli meno (Priority 2).
Il direttore generale dell'Opac, Ahmet Uzumcu, ha riferito al Consiglio Esecutivo che tutte le attrezzature ed i materiali richiesti dalla Siria per la rimozione dell'arsenale chimico sono stati consegnati, comprese le coperture corazzate a protezione dei container.
"Circa un terzo delle armi chimiche siriane - ha osservato la coordinatrice speciale della missione Onu-Opac - è stato distrutto o rimosso. Questo è un buon passo avanti e mi attendo un'ulteriore accelerazione ed uno sforzo più intenso. Visti i ritardi nelle prime due fasi della rimozione, - ha detto dal canto suo Uzumcu - ora è importante mantenere il nuovo slancio. Da parte sua il governo siriano ha riaffermato il suo impegno a compiere la rimozione in modo tempestivo".
L’ultima battuta d’arresto alle operazioni di trasporto delle sostanze chimiche siriane in realtà sarebbe stata determinata dalle condizioni dei container che avrebbero dovuto trasportare l’arsenale chimico. Si tratta in sostanza di materie tossiche appartenenti alla classe 6.1 e, secondo quanto riferiscono fonti siriane, i container non avevano i parametri di sicurezza previsti a livello internazionale. Secondo le stesse fonti, in Siria si stanno quindi costruendo i container adatti, in modo da garantire la sicurezza del trasporto, con la supervisione di esperti internazionali.
Inviato da Anonimo il Mer, 05/03/2014 - 17:10