Le donne saudite vogliono guidare


NEWS_165679Richiesta formale al Consiglio della Shura perché cancelli un divieto discriminatorio. Il 26 ottobre sfida al regno: donne al volante.

dalla redazione

Roma, 10 ottobre 2013, Nena News - Le donne saudite non si arrendono e proseguono la loro battaglia contro uno Stato che nega loro diritti fondamentali. Tra cui quello al movimento: in Arabia Saudita alle donne è vietato guidare. E se certi leader religiosi tentano la strada "medica" (un membro del Consiglio degli Ulema, Saleh Saad el-Leheidan, era arrivato a dire pochi giorni fa che "guidare fa male alle ovaie"), ora le donne si appellano al Consiglio della Shura.

Al presidente del Consiglio è giunta una richiesta ufficiale di Latifa al-Shaalan: le donne saudite domandano la cancellazione di una legge discriminatoria. Che ufficialmente non è una legge, ma una consuetudine imposta dalla religione e dalla tradizione. "È incredibile che una donna non possa guidare - ha commentato Al-Shaalan - se può diventare vice ministro, un membro della Shura e la rappresentante del Paese all'estero". Da quest'anno, infatti, nel Consiglio della Shura sono entrate per la prima volta 30 donne, una riforma senza precedenti che ha dato qualche speranza alle donne saudite, seppure permangano restrizioni: le donne sono separate dai membri maschi da dei pannelli e non entrano dalla stessa porta.

Al-Shaalan tenta anche con la "psicologia inversa": meglio che una donna guidi da sola la sua auto, piuttosto che salire a bordo di un taxi con uno sconosciuto, contraddicendo così la rigida separazione dei sessi prevista nel regno.

In questi giorni, intanto, è in corso una campagna online che intende fare pressioni sulle donne perché si mettano al volante:l'appuntamento è per il 26 ottobre. L'obiettivo è sfidare una legge assurda e unica nel suo genere: alle donne non viene rilasciata la patente di guida, una delle innumerevoli restrizioni previste nel regno di Abdullah, dove la donna è considerata proprietà dell'uomo, che sia il padre o il marito. Le donne non possono viaggiare da sole, studiare all'estero, sposarsi o divorziare senza il permesso di un uomo. Quasi 15mila le adesioni finora raccolte dalla campagna: resta da vedere quante donne decideranno di sfidare la società. Nena News