La testimonianza di un amico egiziano: i Fratelli Musulmani distruggono il Paese, ma le nostre autorità ci difenderanno ancora una volta


Egitto, scontri al Cairo in secondo anniversario rivolteNel corso di questi mesi Assadakah ha più volte evidenziato lo stato di disinformazione diffuso rispetto alle vicende mediorientali, mettendo il luce come troppo spesso gli interessi di parte abbiano la meglio rispetto alla chiarezza e oggettività dell’informazione. I fatti siriani, e oggi anche quelli egiziani sono la prova inconfutabile di come le vicende medioorientali vengano travisate e mal riportate dai media occidentali.

Nel  corso di questi mesi, abbiamo avuto numerose interlocuzioni con i nostri amici libanesi, siriani e da ultimo anche con quelli egiziani.

Uno di loro ci ha scritto: “Noi … il popolo egiziano … più di 33 milioni di persone distribuite in 27 governatorati. Siamo scesi in strada per strappare il nostro paese Fratellanza Musulmana fascista , chiedendo al nostro esercito di sostenerci e l’ha fatto …

Adesso che la nostra “rivoluzione” ha avuto successo, i Fratelli Musulmani stanno tentando di distruggere il Paese sotto il pretesto della democrazia e con il sostegno di alcuni governi stranieri.

I FM stanno attaccando e uccidendo persone innocenti, soldati, poliziotti e militari, usando donne e bambini come scudi umani.

I FM corrono per le strade bruciando (o tentando di incendiare) chiese, moschee, edifici governativi, scuole, le sedi dell’autorità della Mezzaluna Rossa Egiziana, università e dipartimenti di polizia. I FM sventolano per le strade la bandiera di Qaada (il più pericoloso gruppo terrorista).

Ora il nostro esercito, la polizia e le autorità si stanno occupando di terroristi e del terrorismo e siamo convinti che siano in grado di fermarli e proteggere i civili egiziani.

Ritengo che, quando si ha a che fare con la sicurezza nazionale e la divisione di un paese, si dovrebbe tenere a mente il motto inglese che dice: “Non parlare di diritti umani quando si tratta di Sicurezza Nazionale”. Questo non significa che non dobbiamo rispettare i diritti umani, le proteste pacifiche e i contestatori, ma dobbiamo essere consapevoli che i terroristi hanno sempre usato slogan richiamanti i diritti umani per raggiungere i loro obiettivi.

Da gennaio   2011, ci siamo riversati nelle strade più volte, pacificamente, reclamando una vita migliore e la prosperità. Abbiamo affrontato polizia, autorità e l’esercito pacificamente senza ricorrere a nessun tipo di violenza o attacco terroristico (e ne siamo stati ripagati). A giugno 2013 abbiamo fatto lo stesso e abbiamo definito una road-map per i prossimi 18 mesi.

Adesso ci troviamo davanti ad atti di terrorismo da parte dei FM che termineranno presto. Ancora una volta siamo convinti che le nostre autorità saranno in grado di proteggerci, ponendo fine ad ogni tipologia di terrorismo in Egitto.

L’Egitto ha ospitato la più antica civiltà, abbiamo contributo allo sviluppo del genere umano.

Vi chiediamo di pregare per noi e sostenerci nella nostra lotta per la libertà e la prosperità.

I fatti dimostrano che affidare i governi alle frange estremiste e creare delle teocrazie non può portare se non all’attuarsi di regimi totalitaristici e intransigenti, che certamente non favoriscono la crescita e lo sviluppo dei Paesi in cui sono insediati.