Dalla tv Al Jazeera annunciano che una delle più importanti piazza di Damasco, nel quartire abbaside è stata definitivamente occupata dai ribelli, attraversiamo la piazza incriminata, quella nella quale secondo la tv araba si starebbe svolgendo la battaglia, sembra tutto tranquillo, la gente cammina per strada e il traffico è regolare. Nel frattempo continuiamo a sentire il rombo sordo dei cannoni della zona di Ghouta, una colonna di fumo si staglia all’orizzonte, lì si combatte ancora. La lotta tra i ribelli e le truppe lealiste continua ormai da giorni, e a Damasco giungono gli echi lontani della battaglia. La sensazione che ognuno racconti la propria Siria e che i media abbiano una forte responsabilità rispetto a quanto sta accadendo, e che siano essi stessi gli artefici di questa guerra, è sempre più forte. Ci dirigiamo verso la televisione siriana per presentare il libro “Syria. Quello che i media non dicono”, e poi ci recheremo nella sede del Ministero dell’informazione e in Parlamento per incontrare la Deputata Cristiana Maria Saadeh. Come sempre ci sentiamo portatori di un messaggio di verità che è difficile da diffondere in Occidente, vista la potenza dei media filo israeliani, che continuano a diffondere notizie false, raccontando di una ribellione che incarna gli ideali di democrazia, e che in realtà è soltato il tentativo da parte delle lobbies e dei poteri forti di imporre sulla Siria la propria volontà.
Inviato da Anonimo il Sab, 27/07/2013 - 10:34