Talal Khrais
“L'Italia punta a sostituire la cooperazione allo sviluppo con una cooperazione economica tra pari” con l'Iraq. Lo ha affermato il viceministro degli Esteri Lapo Pistelli aprendo alla Farnesina il II Trade and Investiment Meeting,promosso dalla Cooperazione Italiana e Unido per incrementare gli scambi commerciali tra i due paesi e favorire lo sviluppo delle piccole e medie imprese in Iraq. L'Italia, ha ricordato Pistelli, ha sostenuto la ricostruzione con un impegno di 3,3 miliardi di euro in 10 anni, ma adesso bisogna trasferire i rapporti bilaterali sul piano commerciale, colmando il gap con i paesi vicini dell'Iraq. Noi siamo il primo partner commerciale in Europa, ma i nostri 4,1 miliardi di interscambio sono la metà di quelli tra Iraq e Iran e un terzo rispetto a Iraq e Turchia, ha reso noto il viceministro, che sarà alla Fiera di Baghdad in ottobre. Il salto di qualità verso un partnership economica si ottiene, secondo il viceministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, attraverso il consolidamento dei settori in cui siamo già forti (infrastrutture, energia e impiantistica), allargando ad altri settori come agroindustria e beni di consumo, e persuadendo le aziende italiane ad investire oltre che a vendere. Le cifre dell'economia irachena sono più che invitanti. Il vicepremier Roz Nouri Shaways ha ricordato che nei prossimi cinque anni saranno disponibili 112 miliardi di dollari per gli investimenti, dall'agricoltura al turismo,dalla sanità all'industria,oltre al petrolio. “Servono tanti servizi e l'esperienza stranierà,ha affermato, assicurando il suo governo lavora per creare un'atmosfera più accogliente per gli investitori, lottando contro la corruzione e per migliorare la sicurezza. Incrementare il commercio e gli investimenti italiani in Iraq, anche alla luce degli ottimi rapporti d'amicizia che intercorrono fra i due paesi, in questa fase appare di fondamentale importanza.
Inviato da Anonimo il Gio, 04/07/2013 - 15:18