l'Esercito siriano con questa "palese aggressione conferma ancora una volta il coinvolgimento dell'entità sionista in quello che sta accadendo in Siria", essendo "in diretto coordinamento con le bande di terroristi armati".
Talal Khrais
Chi pensava che la Siria fosse impegnata in una guerra interna e non reagirà ad un attacco israeliano sbaglia di grosso. La Siria ha già risposto al raid israeliano del 5 Maggio scorso infliggendo colpi mortali alle roccaforti più importanti del salafismo jihadista. Se il raid israeliano serviva a sollevare il morale dei jihadisti, questo non è avvenuto anzi negli ultime ore sul fronte dei “ribelli” si contano migliaia di vittime, non solo ma la Siria ha dimostrato di essere in grado di rispondere in qualsiasi momento. Il 1° Maggio l'esercito siriano ha rivendicato l'attacco contro il veicolo militare israeliano colpito mentre era di pattuglia sulle alture del Golan. In un messaggio trasmesso dalla televisione di stato i militari di Damasco hanno confermato di aver distrutto un veicolo israeliano, colpevole di aver violato la linea del cessate il fuoco spostandosi verso il villaggio di Bir Ajam, in territorio siriano”. "Risponderemo immediatamente e con fermezza ad ogni tentativo di violazione della nostra sovranità nazionale" ha affermato il Comando generale dell'Esercito siriano in un comunicato rilanciato dall'agenzia di stampa ufficiale 'Sana'. L'Esercito siriano ha dichiarato che questa "palese aggressione conferma ancora una volta il coinvolgimento dell'entità sionista in quello che sta accadendo in Siria", essendo "in diretto coordinamento con le bande di terroristi armati". Nei giorni scorsi l'esercito siriano ha sequestrato un veicolo militare israeliano a Qusayr, roccaforte dei ribelli situata lungo l'autostrada che collega Damasco con le città di Tartus e Lattakia, che nel frattempo è tornata sotto il controllo delle forze governative, dopo giorni di intensi scontri. "Il sequestro del veicolo israeliano che i terroristi hanno usato a Qusayr dimostra il coinvolgimento diretto di Tel Aviv.
Inviato da Anonimo il Ven, 24/05/2013 - 09:19