Esprimiamo la nostra più viva soddisfazione per le dimissioni del Ministro degli esteri Giulio Terzi, il peggior ministro che l'Italia abbia mai avuto dal dopoguerra ad oggi. Un ministro che è riuscito a far vergognare gli Italiani su tutte le vicende legate alla politica estera. Un uomo di parte, schierato apertamente con le politiche neo colonialiste degli Stati Uniti d'America ed i peggiori istinti filo sionisti di Israele. Un nemico della pace e della tolleranza. Vogliamo ricordarlo noi di Assadakah con un suo atto palese di viltà, quando negò ai parlamentari siriani di venire in Italia ad incontrare le istituzioni parlamentari italiane per discutere della crisi peraltro ancora in corso in Medio Oriente.
Allora scrivemmo in una lettera al Presidente Napolitano ed a numerosi deputati e senatori:
Oggetto: diniego visto Delegazione Parlamentare Siriana
Con la presente la Federazione Assadakah, Centro Italo Arabo del Mediterraneo, esprime il proprio rammarico per la recente decisione che ha decretato la non concessione del visto da parte del Ministerto degli Esteri ai Deputati Siriani Maria Saadeh, Waeel Al Ghabra eSameer Al Khateeb.
La Delegazione, invitata dal Centro Italo Arabo, avrebbe dovuto partecipare ad incontri istituzionali con i membri della Commissione Affari Esteri al Senato e con il Presidente della Commissione On. Lamberto Dini, avrebbe inoltre dovuto incontrare i rappresentanti della I Commissione Affari Costituzionali e Presidenza del Consiglio ed Interni.
L’atto del Ministero appare per tali motivi, una prevaricazione delle prerogative Parlamentari.
Era inoltre previsto l’incontro con la Comunità di Sant’Egidio. La Deputata Cristiana Maria Saadeh aveva chiesto espressamente che fosse organizzato un importante incontro con le Comunità Cristiane.
La non concessione del visto rappresenta un atto di inaudita gravità, che vanifica i tentativi di dialogo e cooperazione tra il Nostro Paese e la Siria, che il Centro Italo Arabo ha tentato di perpetuare con il supporto delle Istituzioni parlamentari.
Riteniamo che l’educazione alla pace e alla non violenza abbia quali veicoli privilegiati il dialogo e il confronto, anche di posizioni antitetiche.
Auspichiamo pertanto, che la decisione presa possa essere revocata e che il Nostro Paese possa accogliere la Delegazione Parlamentare Siriana.
Inviato da Anonimo il Mar, 26/03/2013 - 15:47