ultimo aggiornamento: 22 marzo, ore 09:58
Il programma del Festival prevede una serie di atelier dimostrativi finalizzati a illustrare la storia del tappeto sardo e tunisino, le tecniche e gli strumenti di lavoro, l'utilizzo di tinte naturali ecologiche e le nuove tecniche di creazione dei motivi tessili mediante strumenti informatici. Sarà proiettato, inoltre, il cortometraggio realizzato nel corso del progetto sulla tradizione tessile di entrambe le regioni e sarà presentato il tappeto sardo-tunisino, frutto di un mix di tecniche derivate dagli stili tipici dei due Paesi
Il progetto 'Diart' nasce dall'esigenza di riscoprire e approfondire i legami esistenti tra due culture apparentemente lontane e opposte come quella sarda e tunisina. Una diversità che è all'origine degli intensi scambi economici e culturali che hanno storicamente caratterizzato la regione, arricchendola. Tuttavia, esistono anche luoghi accomunati da un forte senso di appartenenza al territorio, alle tradizioni, credenze e costumi come accade in Sardegna e in Tunisia. Per questi motivi, 'Diart' punta a rafforzare il dialogo tra le due civiltà sarda e tunisina attraverso la cultura e in particolare l'arte della tessitura
L'obiettivo generale dell'azione è, infatti, quello di contribuire ad avvicinare, attraverso l'artigianato artistico, i popoli europei con i paesi della sponda Sud del Mediterraneo, rafforzando la comprensione reciproca e mettendo fine a preconcetti diffusi. L'artigianato rappresenta, infatti, l'evoluzione storica dell'arte di vivere di diverse componenti etno-culturali tipiche della società sarda e tunisina, riflettendo in tal modo, lo spirito culturale delle due nazioni.
In particolare, il progetto intende sviluppare la conoscenza reciproca dell'arte della tessitura tradizionale del tappeto attraverso il confronto e lo scambio di tecniche, metodologie e conoscenze millenarie tra le artigiane provenienti dalle zone rurali della Tunisia e della Sardegna (area di Ulassai e Ogliastra). L'arte del tappeto accomuna entrambe le culture vantando una maestria millenaria tutta al femminile e per questo tramandata di generazione in generazione da madre a figlia
Inviato da Anonimo il Dom, 24/03/2013 - 20:32