Scontri in Bahrain, ucciso un poliziotto


NEWS_99727Proseguono manifestazioni e violenze a Manama. I giovani non vogliono cedere al compromesso con il regime sunnita. Le opposizioni aprono al dialogo.

dalla redazione

Roma, 15 febbraio 2013, Nena News - Proseguono gli scontri in Bahrain nel secondo anniversario della Rivoluzione di Piazza della Perla. La scorsa notte un poliziotto è stato ucciso nella capitale Manama, colpito da un ordigno lanciato dai manifestanti. "Il poliziotto Mohamed Atef è morto poco dopo essere stato portato in ospedale", ha comunicato il capo della sicurezza, il maggiore Tariq al-Hassan.

Ieri stessa sorte era toccato ad un giovane, ucciso dalla polizia in un villaggio sciita alle porte di Manama. Gli scontri si stanno facendo sempre più violenti: centinaia le persone nelle strade, decine i feriti per la reazione della polizia che lancia gas lacrimogeni per disperdere la folla.

Per oggi le opposizioni hanno chiamato a nuovi scioperi, per commemorare la Primavera Araba del Bahrain, partita il 14 febbraio 2011, rimasta sotto silenzio e repressa con violenza dal regime. Due anni fa, il popolo (a maggioranza sciita) scese nelle piazze contro la monarchia assoluta della dinastia sunnita al Khalifa, che anche oggi promette di intervenire nel caso di rivolta, sostenuto dal Consiglio di Cooperazione del Golfo.

Eppure gli scontri e le manifestazioni non si sono mai interrotte: da mesi le violenze sono ormai quasi quotidiane e i giovani si dimostrano intenzionati a non cedere a eventuali compromessi politici. Si stanno infatti svolgendo colloqui tra i gruppi di opposizione e il regime, volti a creare un governo di unità nazionale. Nena News