L’Armenia é senza dubbio uno dei paesi più sicuri fra quelli visitati negli ultimi anni. Gli armeni sono un popolo laborioso che ama il proprio paese –segreto per resistere ad ogni assedio e ad ogni difficoltà. La struttura economica del Paese ha subìto un evidente cambiamento dal 1990 a oggi: la crescita economica è stata guidata principalmente, fino al 1994, dall’agricoltura e dai servizi (spinti da forti investimenti nel settore delle telecomunicazioni). Oggi il settore agricolo continua a rappresentare la seconda percentuale in termini di formazione del PIL. Un settore trainante per l’economia del paese nel corso degli ultimi anni è stato quello dell’edilizia, che ha beneficiato dei finanziamenti provenienti dalla Lincy Foundation, fondata negli Stati Uniti da membri della diaspora armena. Dal 2009, le entrate sono aumentate grazie al miglior funzionamento del settore bancario, al maggiore afflusso delle rimesse e a un aumento degli investimenti e di accesso al credito. Dal 2010, la ripresa internazionale dei prezzi dei metalli e dei minerali – le esportazioni principali dell’Armenia – ha contribuito ad un aumento crescente delle entrate. I miglioramenti nella domanda dei metalli di base, come risultato di pacchetti di stimolo fiscale da parte del governo, permettono di sostenere i prezzi e di fornire un impulso nei settori connessi l'esportazione. Il PIL reale del paese cresce ad un tasso medio annuo tra il 4% ed il 6,7%. Il settore industriale ha una crescita media annua tra il 9% ed il 12,3%. Secondo dati ufficiali, la Banca Centrale armena prevede di diminuire il tasso di scambio dollaro/dram tra i 360-380 dram per 1 dollaro (attualmente 400). Non abbiamo dati recenti sull’interscambio tra Italia e Armenia. I dati a nostra disposizione risalgono al triennio 2007-2009, ed hanno fatto registrare sempre un saldo positivo per l’Italia. Il risultato migliore è stato ottenuto nel 2008, con un saldo di 92.668.964 euro, sceso nel 2009 a 71.646.119 euro, principalmente a causa della forte contrazione delle esportazioni e delle importazioni. Nel complesso, nel 2009 il valore delle esportazioni è stato pari a 77.297.024 euro, a fronte dei 104.664.740 euro del 2008, mentre le importazioni sono passate da un valore di 11.995.776 euro nel 2008 ad un valore di 5.650.905 euro nel 2009. Le importazioni dell’Italia si compongono principalmente di legno piallato e tagliato (circa 524, 2 milioni di euro), ferro, ghisa, acciaio e ferroleghe (circa 503,9 milioni di euro), gas naturale (357,1 milioni di euro). I prodotti principali dell’export italiano verso l’Armenia nel 2009 sono stati abbigliamento confezionato in serie, di sartoria o confezionato su misura (5,2 milioni di euro), corsetteria e altra biancheria intima (3,2 milioni di euro), radiatori e contenitori in metallo per caldaie per il riscaldamento centrale (3,6 milioni di euro). L’Armenia è molto attratta dalla qualità made in Italy e guarda ad un futuro migliore tra i due paesi.
Inviato da Anonimo il Mar, 01/01/2013 - 17:03