Il presidente della Conferenza episcopale indiana (Cbci) esprime “ammirazione per il coraggio di mons. Zenari”, nunzio in Siria. Secondo il porporato indiano “i colloqui di pace sono l’unica opzione possibile” per risolvere la crisi nel Paese mediorientale.
Mumbai (AsiaNews) - È con "profondo dolore e cordoglio" che la Chiesa dell'India apprende "dell'attacco alla nunziatura di Damasco", avvenuto questa mattina. In qualità di presidente della Commissione episcopale indiana (Cbci), il card. Oswald Gracias ha inviato un messaggio di solidarietà a mons. Mario Zenari, nunzio in Siria, a nome dei 18 milioni di cattolici del Paese. Di seguito, il testo completo del messaggio. Traduzione a cura di AsiaNews.
È con profondo dolore e cordoglio che apprendiamo dell'attacco alla nunziatura di Damasco. Ammiriamo il coraggio del nunzio, mons. Mario Zenari, che continua a stare lì. È di assoluta urgenza che vengano presi provvedimenti volti a garantire la sicurezza e la protezione della missione diplomatica e del suo personale.
La nunziatura è la casa del Santo Padre in Siria. Papa Francesco ha lanciato con forza appelli per la pace in Siria, prendendo egli stesso l'iniziativa quando ha indetto la Giornata mondiale di preghiera per la pace in Siria, nel Medio oriente e nel mondo, il 7 settembre scorso. Il Papa ha esortato tutti i leader mondiali a non gettare l'umanità in un'ulteriore "spirale di dolore e morte".
La Chiesa in India è traumatizzata e addolorata per la situazione umanitaria in Siria, che continua a peggiorare rapidamente. Persone innocenti sono state travolte dagli attacchi implacabili di entrambe le fazioni; le loro vite sono state distrutte.
La Chiesa in Asia è tormentata dal devastante impatto del conflitto siriano sulle donne e i bambini. La guerra richiede un pesante tributo alle donne, che da sole patiscono sofferenze. Lo scontro è una fonte costante di paura e angoscia per la gente. I profughi bambini sono ormai quasi un milione.
I colloqui di pace sono l'unica opzione per la crisi in Siria... Il dialogo può porre fine al conflitto, salvaguardare le vite delle persone e costruire un futuro praticabile. La Chiesa indiana, i nostri 18 milioni di cattolici, prega che la terra siriana possa trovare la pace.
Inviato da Anonimo il Mer, 06/11/2013 - 12:05
Aggiungi un commento