Si è svolto questo pomeriggio (3ottobre) nella sede di Assadakah Sardegna a Cagliari l’incontro tra il responsabile esteri di Hezbollah Ammar Moussoaoui, il presidente della tv Al Manar, Abdallah Kassir e il segretario generale di Assadakah Raimondo Schiavone. Grande enfasi nel discorso di Moussaoui, che ha sottolineato l’impegno di Assadakah e in particolare di Assadakah Sardegna nell’operare attivamente per garantire la pace e la cooperazione tra i popoli. Un discorso di altri tempi, di quelli che i nostri politici pronunciavano più di vent’anni fa, ha detto il segretario Raimondo Schiavone. Ammar Moussaoui ha parlato di pace di tolleranza tra gli uomini, ha sottolineato come l’Islam non preveda l’uccisione né la morte del proprio simile né del proprio fratello. Ha evidenziato come il partito di Dio sia un’importante realtà in Libano e come, nonostante la matrice religiosa, sia un partito in grado di dialogare con uomini di diversa etnia, religione e pensiero. Moussaoui ha ricordato l’importanza del rispetto, non solo di chi è più forte, ma anche di quei popoli che sono meno evoluti dal punto di vista economico o tecnologico. La dignità di ogni popolo è superiore al denaro che questo possiede, ed è impensabile che vi sia una nazione, o una superpotenza (ndr. Chiaro il riferimento agli Usa) che voglia imporre il proprio potere sulle altre nazioni. La guerra non risolve i mali del mondo, non pacifica le situazioni, semina morte e disperazione; Moussaoui ha evidenziato come la soluzione politica proposta dalla Russia per risolvere la situazione siriana sia l’unica soluzione possibile. La Siria è una tema caro al responsabile esteri di Hezbollah il pericolo di un tracollo dello stato confinante, rappresenta una grave minaccia anche per il Libano. Il rappresentante di Hezbollah, ha le idee chiare, non si può chiamare rivoluzione una guerra che distrugge case, ponti e infrastrutture, che determina la morte di migliaia di persone. Questa è solo distruzione. Il discorso di Moussaoui si conclude con il plauso ad Assadakah e al suo impegno “Siamo fieri di essere vostri amici, dice ai membri dell’associazione”. Forti le parole di Raimondo Schiavone, che non solo rinsaldano i valori e l’amicizia condivisa ma evidenziano, la crescita di Assadakah avvenuta in questi ultimi quattro anni. Una crescita esponenziale, dice Schiavone, che oggi ci consente di organizzare un meeting internazionale che vedrà la presenza di importanti esponenti del mondo politico e accademico. Si tratta di una pietra miliare di un percorso che in questi anni ci ha visto prendere posizioni chiare e definite, di un percorso che due anni orsono ci ha condotto a denunciare quanto stava accadendo in Siria. Quelle che solo un anno fa sembravano farneticazioni, oggi sono opinioni e fatti espressi da tutti i media occidentali. I fatti ci hanno dato ragione e durante questa occasione definiremo quello che siamo stati e quello che saremo. Assadakah svolge la propria attività sia attraverso la cooperazione che attraverso la comunicazione, di recente le due anime di Assadakah si sono unite dando vita ad un corso di Alta Formazione per la cooperazione allo sviluppo, destinato ai giovani. I dialogo tra i popoli passa soprattutto attraverso la conoscenze e l’istruzione. “Sono fiero di avervi miei ospiti, e spero in questa occasione di ricambiare l’ospitalità ricevuta in Libano, un Paese che ho imparato ad amare, un Paese che mi ha dato l’opportunità di conoscere persone di alto profilo morale dalle quali traggo ottimi insegnamenti”. Chiude con un contributo alle donne, Schiavone, condiviso da Moussaoui e da Kassir. Assadakah così come la tv Al Manar vanta all’interno del proprio staff un congruo numero di presenze femminili che assolvono a ruoli di responsabilità. Il rispetto delle diversità di razza e di genere è un valore condiviso in Occidente così come in Oriente.
Inviato da Anonimo il Gio, 03/10/2013 - 19:01
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