Il Centro Italo Arabo, Assadakah, vittima di un’aggressione mediatica


Hermandad_-_friendshipAvere delle idee e metterle in pratica significa necessariamente essere sottoposti al giudizio altrui, quando questo è costruttivo e propositivo costituisce un valido strumento di crescita e miglioramento, a poco servono le critiche infondate e distruttive.

È quello che è accaduto al Centro Italo Arabo Assadakah alla vigilia di un’importante evento che ci vede coinvolti in prima linea, il “Primo Meeting internazionale delle Politiche del Mediterraneo”, che si terrà a Cagliari il 4 e 5 ottobre 2013.

Tre conferenze, durante le quali si affronteranno i temi legati alla geopolitica, all’immigrazione e alle politiche dell’accoglienza, alla controinformazione, tre eventi che avranno come leit motiv il dialogo, il confronto costruttivo, l’alternarsi di posizioni anche antitetiche, finalizzate ad approfondire la conoscenza tra i popoli e superare le barriere del pregiudizio, che spesso li dividono.

La risposta alla libertà, al pluralismo e alla democrazia è la critica apparsa su un giornale online che accusa il partito di Hezbollah di essere un partito criminale e corrotto, critica la scelta dell’Unione Europea di aver condannato solo l’ala militare del Partito di Dio, accusa il segretario generale di Assadakah di essere il difensore non solo di un’organizzazione terroristica, ma di una vera e propria banda criminale.

http://nopasdaran2.wordpress.com/2013/10/03/hezbollah-iran-italia-assada...

Parlare di dialogo con questi presupposti appare quantomeno arduo, tuttavia resta da parte nostra, la volontà di perseguire gli obiettivi propri della nostra associazione: favorire la pace, la cooperazione tra i popoli, attraverso il confronto e il dialogo anche con chi non la pensa come noi.

 




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