Siria – I satelliti Russi forniscono la prova definitiva all'ONU sull'innocenza di Assad e le responsabilità di USA e Arabia Saudita
I razzi della strage? Cosa dei "Ribelli Salafiti"
Redazione Qui Europa
Putin da le prove all'ONU – Strage in Siria? Colpa dei Ribelli Salafiti
Damasco, Mosca, New York – Vladimir Putin ancora una volta fa centro, e sbugiarda i signori del Nuovo Ordine Mondiale: la strage in Siria? Non è stato Assad, ma i ribelli Salafiti, appoggiati dal governo Saudita e dagli USA con i suoi alleati. La prova "finale" è stata fornita nelle ultime ore dal Cremlino al Palazzo di Vetro dell'ONU. Si tratta di video e foto che illustrano come i satelliti russi abbiano fatto luce sul fatto che i razzi che hanno causato l'ultima strage in Siria (1300 morti) non sono partiti da Damasco o dalla Siria, ma da territori di pertinenza di gruppi Salafiti: ovvero dei cosiddetti "ribelli-mercenari" al soldo di Arabia Saudita e USA.
Washington? Non poteva non sapere!
Secondo Mosca, Washington non poteva non sapere, visto che i satelliti USA sono efficienti quanto quelli russi. E allora perchè tutte queste menzogne? Beh, dinnanzi a quest'ennesima prova regina, l'ONU e lo stesso Ban-Ki Moon dovranno prendere atto della situazione e smentire, zittire, tutti i media di regime che da giorni danno adito a queste diaboliche falsità! Ma con che faccia – ci chiediamo – andranno in giro per la penisola italiana i vari direttori dei TG di regime? Con che faccia si guarderanno allo specchio? per non parlare dei "politici", ovviamente! politici impegnati a parlare del caso "Berlusconi", come se il resto fossero bazzecole. Ma i maestri della distrazione di massa, si sa, sono sempre all'opera!
Obiettivo? Guerra Mondiale per un Nuovo Ordine
Tra i dati più palesi, sicuramente il fatto che le milizie ribelli in Siria – ora è ufficiale – sono armate e manovrate da Arabia Saudita ed alleati, che mirano ad innescare una nuova Guerra Mondiale. Tali prove, tra l'altro coincidono perfettamente con le testimonianze raccontate in questi mesi, e con l'ultima drammatica tstimonianza di Padre Daniel Maes, cui passaggi più delicati vi riproponiamo di seguito:
Damasco – La testimonianza di Padre Maes
"Qualche anno fa, quando siamo venuti qui in Siria, non abbiamo incontrato una società politica perfetta, ma abbiamo incontrato una società prospera e sicura e abbiamo anche esperimentato l’uguaglianza tra tutti i gruppi religiosi. C’era anche la libertà di religione, l’ospitalità e c’era anche una sana vita di famiglia. Nella vita pubblica, discriminazione, furto e criminalità non erano noti. All’improvviso sono apparse le più orribili atrocità. Si massacrava, si saccheggiava e c’erano attentati in tutto il Paese. La società abbastanza armonica si trasformava in un incubo.
Lo Zampino dei Signori del Male e le Rivelazioni del Generale Clark
La “primavera” diventava un “caos”. La stampa informava che c’era una rivolta spontanea di un popolo da tanto tempo oppresso. Chi aveva una profondità più spirituale, aveva già notato dall’inizio che questa era una menzogna. I nemici avevano già da qualche tempo seminato questa zizzania, che adesso si manifestava chiaramente. Wesley Clark, un generale Americano, ha ammesso che la guerra in Siria era già stata progettata– insieme con quattro altri paesi – subito dopo gli attentati alle ”Twin Towers” a New York. Nel frattempo hanno distrutto l'Iraq sotto il motto di “Libertà per Iraq”! E' uno dei più grandi crimini contro l’umanità nella storia recente. Rimarranno ancora cristiani in Iraq, a fronte dei 1,3 milioni di cristiani nel 2003? Una cosa simile è successa anche in Libia, che oggi fa pure parte della “collezione primaverile araba ” dell’Occidente. E che pensate dei cristiani in Egitto, Afghanistan e Siria?
Crimini contro l'Umanità: Affaroni per l'industria bellica Occidentale
Intanto, tutti questi paesi sono una miniera inesauribile di oro per l’industria di armi. "I poveri sono venduti", dice il profeta Amos più di ventisette secoli fa, "per servire il potere e la ricchezza delle grandi nazioni e dei dominatori mondiali". E mentre l’Islam ha sempre più libertà e supporto nell’Occidente, i cristiani – gli abitanti originari – invece, sono perseguitati, scacciati e massacrati nei paesi musulmani.
Intorno a noi sentiamo incessantemente i rumori sordi delle esplosioni. Ci troviamo comunque ancora in un posto molto pericoloso. Cosi restiamo a mangiare nel refettorio con sacchi di sabbia davanti alle finestre come nelle trincee di lusso della Prima Guerra Mondiale. La sera siamo costretti a ritirarci presto, sedendoci o rimanendo sdraiati, nei nostri rifugi. Questa settimana hanno trovato ragni velenosi nel rifugio delle suore. Chi ha detto che le donne hanno sempre bisogno di tanto tempo per imballare? Non è per niente vero. In poco tempo tutti i materassi e le altre cose erano traslocati in un nuovo posto. Hanno fatto tutto in modo velocissimo. Non c’è stato neanche tempo di prendere una foto di questa fuga. Così usciamo del solito tran tran e c’è un pò di distrazione.
Frammenti di "Nuovo Ordine Mondiale" in Siria
Parliamo del nuovo rifugio: già prima il refettorio era un posto dove si facevano tante cose e adesso non è più un luogo ”polivalente” ma è diventato uno spazio “omnivalente”, cioè un tipo di ripostiglio simpatico che è stato riorganizzato in modo ordinato in vari spazi separati. Nel frattempo viviamo e soffriamo insieme la miseria del popolo Siriano e del suo Paese. Ci sono già 100.000 morti su cui piangiamo. Fabbriche, scuole, ospedali e istituzioni pubbliche sono stati distrutti. Milioni di persone sono profughi in un paese che prima offriva rifugio in modo ospitale a tanti profughi soprattutto di Iraq e Libano. Tanti soffrono la fame e sono senza tetto.Mercoledì sera vediamo sulla televisione Siriana Al Akhbaria un’ampia intervista conMadre Agnes-Mariam sulla situazione in Siria e soprattutto sul modo concreto dellaMusalaha, il movimento più importante della riconciliazione. C’è tanto bisogno di dare al popolo il necessario cibo, cura, alloggio, scuola e ri-educazione. Il perdono reciproco e la riconciliazione hanno un effetto di guarigione. Secondo la Madre anche i terroristi hanno il diritto di esprimersi per scegliere un nuovo e buon orientamento di vita. Uno dei progetti concreti è un’iniziativa spettacolare olandese di una macchina ospedale polivalente con tante attrezzature (prezzo mezzo milione) per Homs e speriamo dopo anche una per Aleppo. (Vedi: http://helphoms.org).
Una Guerra contro la Siria taciuta dall'Occidente. Fino a quando?
E’ possibile che la miseria senza fine abbia un effetto demoralizzante.Dall’altra parte invece questa situazione implica anche la speranza di una purificazione profonda. Questa sofferenza offre anche la possibilità di una crescita più forte dopo. La verità su quanto succede qui si rivela poco a poco e vien accettata sempre di più, anche se la Francia la nega in modo ossessivo.
La Verità, quando sarà conosciuta, ciò cambierà il mondo!
Quando la realtà di questa guerra contro la Siria sarà riconosciuta, potrebbe causare una svolta nelle relazioni politiche nel mondo intero. Monsignor Francis A. Chullikat, rappresentante permanente della Santa Sede all’ONU ha parlato il 23 luglio 2013 della pace in Siria, in cui tutti saranno vincitori al contrario di una guerra dove tutti perdono. Il 25 luglio il Patriarca Cirillo di Mosca con rappresentanti di tutte le chiese ortodosse mondiali, insieme a Putin hanno espresso loro preoccupazione per la tragedia in Siria, dove i cristiani sono minacciati di sparire.
Il Cristianesimo è nato in Siria
Essi hanno dichiarato: “Sarebbe una catastrofe per l’intera civilizzazione. L’origine della nostra religione si trova qui in Siria!”. Forse la vera storia è costituita da santi e martiri, come Padre Francois Mourad. Lui viveva l’esempio di Charles de Foucauld e ha fondato il monastero di San Simeone, lo stilita, a Ghassanieh (Nord Ovest di Aleppo). Le chiese sono state distrutte ed i cristiani sono stati rapiti e assassinati.
Lo straordinario esempio di Padre Francois Mourad – Oltre la Morte.
Quando la situazione cominciava ad essere pericolosa anche per lui, egli ha scritto al suo vescovo: “L’amore ha un sinonimo, cioè la sofferenza…e sono pronto a morire per la pace e che la Chiesa si ricordi che io do la mia vita con gioia per tutti i cristiani in questo beneamato paese”. La sua chiesa è stata distrutta e lui è stato assassinato domenica 23 giugno 2013. Padre Francois Mourad aveva solo quarantanove anni".
Redazione QE
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