Al-Mufaqarah: quello che Israele distrugge noi lo ricostruiamo


Il villaggio palestinese in piena Firing Zone 918: la lotta per la sopravvivenza contro le vessazioni delle autorità israeliane e le violenze dei coloni.

di Eloise Bollack per Al-Akhbar

Hebron, 3 gennaio 2013, Nena News - Abbarbicato su una collina a 45 chilometri a Sud d Hebron, Al-Mufaqarah è uno dei dodici villaggi nella cosiddetta Firing Zone 918, minacciati di trasferimento forzato dall'Amministrazione Civile israeliana. Nel luglio 2012, il ministro della Difesa israeliano, Ehud Barak, ha ordinato l'espulsione e la demolizione di otto villaggi nelle colline a Sud di Hebron, affermando che l'area è indispensabile per l'addestramento delle forze militari.

Presente su queste terre dalla fine del mandato britannico seguendo uno stile di vita semplice e a contatto con la natura, la comunità palestinese di Al-Mufaqarah ha subito enormi vessazioni negli ultimi trent'anni, da quando i primi insediamenti illegali israeliani sono stati creati nell'area. Restrizioni al movimento, avvelenamenti dei greggi, attacchi di coloni, divieto di costruire case e strutture, demolizioni di abitazioni, detenzioni arbitrarie: l'Amministrazione Civile israeliana e l'esercito impongono condizioni draconiane sui 160 residenti nel villaggio.

La Firing Zone 918 non ha strutture fisiche: non ci sono strade asfaltate, né elettricità o acqua corrente, non ci sono sistemi fognari. Gli abitanti vivono in grotte, tende e una manciata di case di mattoni. Nel 2007, la comunità ha deciso d costruire una nuova moschea e una casa di 60 metri quadrati. Nel 2011, intendevano costruire pali elettrici per connettersi alla rete elettrica palestinese, ma il 4 novembre 2011 le forze israeliane hanno demolito sei piloni, di cui due all'interno del villaggio.

Venti giorni dopo, hanno demolito la mosche e la casa costruite nel 2007, una stalla, un generatore elettrico e hanno arrestato due ragazze. L'agenzia delle Nazioni Unite, OCHA, ha così portato nel villaggio tre case mobili che immediatamente hanno ricevuto l'ordine di demolizione.

Il 4 dicembre alle 6.30 del mattino, due bulldozer scortati da una jeep della polizia di frontiera, da quattro funzionari del DCO (District Coordination Office) e da cinque veicoli dell'esercito israeliano sono arrivati nel villaggio di Al Mufaqarah per demolire la moschea. Ovvero, l'unico vero edificio dove la comunità può riunirsi, utilizzato anche come scuola per i bambini più piccoli che non riescono a camminare per quattro chilometri ogni giorno per recarsi a scuola nel vicino villaggio di At-Tuwani.

E mentre i vicini insediamenti illegali israeliani godono di tutte le infrastrutture necessarie, le comunità palestinesi della Firing Zone sono privati anche dei servizi di base. Nena News




Aggiungi un commento

8 + 6 =