Allerta in Israele: tre carri armati sarebbero entrati nella zona demilitarizzata alla frontiera. Scontri nella capitale, mentre le opposizioni si riuniscono in Qatar.Roma, 5 novembre 2012, Nena News - Tre carri armati siriani sono entrati nella zona demilitarizzata delle Alture del Golan, al confine con Israele. Tensione tra i ranghi israeliani: le autorità di Tel Aviv e i vertici dell'esercito hanno innalzato il livello d'allerta. Il capo dell'IDF, il generale Benny Gantz, ha avvertito i soldati israeliani alla frontiera: attenzione alla possibile escalation di violenza al confine con la Siria e all'eventuale contagio in terra israeliana. Le Nazioni Unite, responsabili di supervisionare l'area, non hanno confermato il passaggio dei tank siriani. In tal caso, Damasco avrebbe violato il trattato di disimpegno del 1974 tra Siria e Israele. Le Alture del Golan, territorio siriano, sono state occupate da Tel Aviv durante la guerra dei Sei Giorni, nel 1967, e annesse ufficialmente nel 1981, un atto unilaterale da parte israeliana mai riconosciuto dalla comunità internazionale. Dal 1974, anno dell'accordo di disimpegno, le Nazioni Unite sono presenti nella zona cuscinetto con 1.200 uomini. Intanto proseguono le violenze in Siria: questa mattina sono scoppiati nuovi scontri a Damasco e Aleppo tra l'esercito governativo e gruppi di opposizione. Nella capitale gli scontri sono cominciati ieri sera nel distretto di Al-Hajar Al-Aswad, quartiere vicino al campo profughi palestinese di Yarmouk: secondo l'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, si sono verificati attacchi combinati che hanno coinvolto anche combattenti palestinesi. In mattinata elicotteri dell'esercito hanno sorvolato Damasco e bombardato i quartieri a Sud, mentre gruppi di milizie hanno attaccato numerosi checkpoint militari. Bilancio di otto morti e decine di feriti. Sette le vittime nel campo profughi di Yarmouk, tutti membri del PFLP-Comando Generale. Ad Aleppo, le violenze sono iniziate nel distretto di Zahraa e lungo la strada verso l'aeroporto. In realtà, gli scontri proseguono pressoché ininterrotti da una settimana, tra esplosioni e sparatorie. A livello politico, le opposizioni al regime di Bashar al-Assad tentano di seguire le linee guida americane. Dopo il richiamo all'unità del segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, le varie fazioni siriane si sono riunite ieri in Qatar. Obiettivo, creare un fronte unico di opposizione al governo siriano. A sponsorizzare l'incontro, la Lega Araba (da tempo in prima linea contro il regime di Assad) che spera di assistere alla nascita di una coalizione di opposizione unica, sotto l'ombrello del Consiglio Nazionale Siriano, il principale gruppi di opposizione formato per lo più da esiliati. La Clinton aveva toccato proprio questo tasto nei giorni scorsi chiedendo alle diverse fazioni di unirsi e creare una leadership alternativa, formata non solo dai gruppi all'estero, ma anche dalle milizie in prima linea sul campo. Nena News
Inviato da Anonimo il Lun, 05/11/2012 - 18:40
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