Santa sede vicina al Medio Oriente, preoccupata per la Siria


“L'Italia sostiene pienamente l'azione dell'Inviato Speciale delle Nazioni Unite e della Lega Araba per la crisi siriana, Kofi Annan. Occorre ora - conclude Terzi- che il governo siriano rispetti tempestivamente e con scrupolo gli impegni previsti nel piano in sei punti proposto da Annan, unica strada percorribile per una soluzione politica della crisi siriana”.

"La posizione della Santa Sede è che la via per risolvere i problemi e i conflitti, sia quella del dialogo e non della guerra". Lo dice il cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano che, in una lunga intervista a 'La Stampa', affronta anche il tema dell'eventualità di un attacco israeliano all'Iran.

Il Cardinal Bertone ricordando le "profetiche dichiarazioni dei Pontefici del secolo XX '. Con la guerra tutto può essere perduto" ricorda come il Vaticano abbia seguito "Capillarmente tutto ciò che si riferisce al Medio Oriente". E aggiunge: "Attualmente siamo preoccupati in particolare per l'esplosione della violenza in Siria. Si rivela più urgente che mai l'impegno di tutti a favore della pace e della riconciliazione".

Per quanto riguarda la Siria tutti i Paesi Occidentali dopo gli Stati Uniti fanno marcia indietro e chiedono una soluzione pacifica del conflitto ignorando completamente la loro richiesta:” Assad deve andarsene”.

“La dichiarazione presidenziale del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sulla crisi siriana costituisce un utile passo in avanti per il conseguimento degli obiettivi sui quali deve concentrarsi in via prioritaria l'impegno della comunità internazionale”.

Lo afferma il ministro degli Esteri Giulio Terzi, commentando il documento diffuso il 21 Marzo al Palazzo di Vetro.” E' indispensabile agire con la massima compattezza per la cessazione immediata delle violenze, l'avvio di un processo politico fondato sul pieno rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali del popolo siriano, e l'accesso degli aiuti umanitari a favore delle aree bisognose, aggiunge il ministro Terzi. “L'Italia sostiene pienamente l'azione dell'Inviato Speciale delle Nazioni Unite e della Lega Araba per la crisi siriana, Kofi Annan.

Occorre ora - conclude Terzi- che il governo siriano rispetti tempestivamente e con scrupolo gli impegni previsti nel piano in sei punti proposto da Annan, unica strada percorribile per una soluzione politica della crisi siriana”. Il Ministro fa una svolta radicale, basta pensare che solo 3 settimane fa era favorevole ad un intervento militare e chiedeva la caduta del regime. L'inviato speciale dell'Onu e della Lega Araba per la Siria, Kofi Annan, ha chiesto a Damasco di rispondere positivamente alla dichiarazione approvata dal Consiglio di Sicurezza nella quale si chiede alle autorità siriane di applicare il piano di pace in sei punti proposto dallo stesso Annan.

La Siria ha risposto positivamente. Il testo approvato il 21 Marzo esprime il sostegno dei Paesi membri alla missione di Annan: si tratta in affetti di una "dichiarazione presidenziale" adottata per consenso - senza quindi possibilità di veto - e che ha minore rilevanza rispetto a una risoluzione vera e propria.

I sei punti - già presentati da Annan nella sua recente visita a Damasco - prevedono la fine delle violenze, l'applicazione progressiva di un cessate il fuoco, la fornitura di aiuti umanitari e l'avvio di un dialogo politico.

La Cina considera un positivo passo avanti la dichiarazione adottata dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu sulla Siria. Lo ha detto all'agenzia di stato Xinhua il rappresentante cinese alle Nazioni Unite, aggiungendo che Pechino ha chiesto alla Siria di “sostenere attivamente il positivo operato di Annan” e di “avviare al più presto il dialogo politico”.




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