16 maggio 2011
Una vera e propria carneficina, quella messa in atto dall'esercito di Israele contro uomini e donne palestinesi colpevoli solo di chiedere quello che la legalità internazionale sulla carta sancisce da anni: il diritto a poter ritornare sulla propria terra.
Ieri mattina migliaia di palestinesi erano scesi in piazza affollando le strade vicino ai confini israeliani in Libano, Siria, e Gaza, per protestare contro l'occupazione della Palestina.
Non si è fatta attendere la reazione durissima dei soldati israeliani, che hanno aperto il fuoco lasciando sul terreno tantissimi feriti e oltre 20 morti.
Evidentemente il recente accordo fra le forze politiche palestinesi e i cambiamenti in atto in Egitto, che rendono meno impermeabile il valico di Rafah, ha portato il Governo di Tel Aviv a dare l'ordine di uccidere senza pietà.
Ma in queste ore non meno colpevoli sono i silenzi. Sconcertante è il silenzio del nostro Presidente della Repubblica, proprio in questi giorni in visita in Israele.
Nessuna parola contro l'eccidio, nessuna condanna contro un Governo Nethanyau che si è macchiato ieri dell'ennesimo crimine.
Invitiamo il Presidente Napolitano a far sentire la propria autorevole voce chiedendo a Israele il rispetto del diritto internazionale e l'immediato ritiro dai territori palestinesi.
Assadakah si oppone a questa logica, coerentemente con la sua storia, rinnova la piena solidarietà verso la causa palestinese e si impegna in queste ore a far sentire la propria voce con tutti i mezzi a disposizione in difesa di uomini e donne che da troppi decenni vedono negarsi il diritto ad avere una propria patria, una propria terra, una vita degna di essere tale.
Inviato da Anonimo il Lun, 16/05/2011 - 07:49
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