Quello che i media non dicono sulla Siria, il libro pro-Assad che racconta l’altro fronte della guerra civile


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(Meridiananotizie) Roma, 18 giugno 2013 – Al–Qaida, Salafiti, terroristi; è questo secondo Raimondo Schiavone, Talal Khrais e Alessandro Aramu lo scenario che caratterizza la Siria governata dal dittatore Assad, straziata da due anni di guerra civile. Secondo gli autori del Libro “Syria, quello che i media non dicono”, l’opposizione alla dittatura di uno dei paesi più caldi del medio oriente, è governata da movimenti estremisti e che porteranno, se vincenti, a uno stato teocratico.

Una ventata di falso ottimismo, come riportato nella quarta di copertina, insomma quello che ha percorso il medio oriente e il Maghreb all’indomani della primavera araba, e che ha lasciato il campo libero a movimenti che nulla hanno a che fare con la democrazia. Secondo gli autori l’Arabia Saudita, il Qatar, gli Stati Uniti e l’Europa che parteggiano per i ribelli, non si rendono conto che il legittimo governo siriano è l’unico in grado di garantire equità, pace e protezione del popolo.

Un Assad dunque molto diverso dal dittatore sanguinario che ha provocato dal marzo 2011 alla primavera del 2013, circa 93.000 morti nel paese che Maometto chiamava il paradiso. Il libro attacca non solo l’opposizione e le nazioni che l’appoggiano ma anche la stampa che ha volutamente nascosto i crimini compiuti dai ribelli, come spiega Raimondo Schiavone, Segretario Generale di Assadakah, che ha incontrato nel settembre dello scorso anno lo stesso Assad. Talal Khrais corrispondente del quotidiano libanese “Al- Safir” racconta ciò che ha visto coi suoi occhi nella martoriata Siria.

Il servizio di Luisa Deiola

 

 




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