Il mondo è un libro, che il viaggio cominci
Di donne si parlerà in onore di Frieda, la moglie di D.H.Lawrence, al quale è intitolato il Festival, l'autore di “Mare e Sardegna” che lei accompagnò nelle sue peregrinazioni per il globo; di territorio e cultura per forza, visto che la manifestazione è stata inventata apposta per valorizzare Mandas; di politica perché senza poco o nulla si fa; di cultura perché è un buon argine contro la crisi. Quattro temi di riflessione dunque, anche per la sesta edizione del “Festival internazionale della letteratura di viaggio” che si svolgerà a Mandas da oggi al 2 settembre, con l'aggiunta di uno: il sacro. “L'identità dello spirito” è il titolo degli incontri di domenica mattina durante i quali si parlerà, tra le altre cose, del cammino di San Giacomo, ancora in preparazione, che attraverserà le parrocchie sarde consacrate al santo, una è Mandas.
Per il resto, il Festival propone un ricco “Viaggio nell'identità” (titolo di quest'anno) attraverso i libri di autori esordienti e noti, documentari, cibo e vini: tra i cerimonieri dei percorsi enogastronomici il noto sommelier Paolo Luciani. E approfitterà dell'occasione per consegnare (ex Convento San Francesco) il Premio “Ducato d'oro 2012” per il giornalismo a Paolo Rumiz, editorialista de “La Repubblica” (sabato, ore 20) e per la letteratura a Salvatore Niffoi (domenica, ore 19,). Un Festival che, organizzato dall'amministrazione comunale con 7 mila euro (4 mila circa i visitatori dell'anno scorso), si avventura tra le pieghe dell'identità locale proponendo nella biblioteca comunale film come “Cadenas” di Francesca Balbo (venerdì, ore 22), sulle guardabarriere di
Mandas e su “Il trenino verde”, dedicato ai percorsi del mitici vagoni usati da Lawrence (sabato, ore 22). Oppure legge pagine dedicate alla Sardegna, e alla sua storia politica. E, nello stesso tempo, dialoga con il mondo ospitando la mostra fotografica “Il sorriso del Sudan” dell'associazione Assadakah Sardegna. Volti di donne e sorrisi di bambini per intraprendere un viaggio più lungo in un paese attraversato da conflitti. Storie di vita quotidiana che raccontano di un altro modo di essere al mondo e perciò di un'identità che si misura con difficoltà diverse dalle nostre, ma che si anima degli stessi bisogni. Oltre alla mostra che sarà inaugurata durante la prima giornata del Festival (ex Palazzo municipale, ore 11,30), sarà presentato anche il libro pubblicato da Arkadia, “Amal, la bambina delle caramelle”, che narra attraverso le immagini, le storie del campo di Abu Shouk in Darfur così come le vive una bambina di 7 anni. Amal presenta la sua scuola, i compagni, il mercato, le donne che intrecciano i cestini. Nel libro anche una fiaba “La formica amica della pace” metafora della guerra in Darfur. Assadakah Sardegna, l'associazione che promuove lo sviluppo e la pace attraverso gli scambi culturali ed economici, utilizzerà il ricavato della vendita del libro per costruire una scuola nel campo profughi di Amal. Il viaggio inizia in Sudan per concludersi a Mandas, e intanto ha abbozzato mille itinerari possibili.
Franca Rita Porcu
Inviato da Anonimo il Lun, 03/09/2012 - 13:02
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