A Sant’Antioco il libro e la mostra sul genocidio armeno


In occasione della Giornata della Memoria 2016, Assadakah Sardegna - Centro Italo Arabo e del Mediterraneo insieme all’Associazione culturale Il Calderone e il C.S.C. della Società Umanitaria di Carbonia- Iglesias hanno deciso di focalizzare l’attenzione su uno dei tanti genocidi dimenticati (insieme al Porrajmos e l’Omocausto, per citarne alcuni): il Medz Yeghérn (Grande Male) ovvero il protogenocidio del popolo armeno consumatosi a partire dal 1915 e che portò al massacro di circa un milione e mezzo di armeni cristiani. Per l’occasione le tre associazioni, grazie al contributo dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Sant’Antioco, hanno dato vita a un fitto calendario di eventi. Il 23 gennaio, alla presenza di circa 100 persone, è stato presentato al pubblico il saggio edito da Arkadia Editore “Il genocidio armeno: 100 anni di silenzio - Lo straordinario racconto degli ultimi sopravvissuti”. All’incontro è intervenuto il giornalista Alessandro Aramu, curatore del volume e autore in Armenia delle interviste agli ultimi sopravvissuti del primo grande crimine contro l’umanità dello scorso secolo. All’incontro hanno preso parte Antonello Cabras, Presidente della Fondazione Banco di Sardegna, e il Presidente regionale dell’ARCI, Marino Canzoneri. Nello stesso giorno, presso la sala mostre del Palazzo del Capitolo,è stata inaugurata la mostra fotografica del fotografo di cinema Romolo Eucalitto dal titolo “100 anni di silenzio - Gli ultimi sopravvissuti del genocidio armeno”. Il percorso è proseguito con iniziative riservate agli studenti delle scuole secondarie. Proprio in occasione del giorno della memoria, il 27 gennaio, gli autori hanno presentato il volume ai docenti e agli studenti delle classi V del Liceo E. Lussu e dell’IPIA E. Loi presso l’aula consiliare del comune sulcitano. Hanno partecipato circa 200 studenti. «L’associazione culturale Il Calderone – ha spiegato Dario Siddi, presidente dell’Associazione Il Calderone – ha deciso di dedicare la giornata al Genocidio Armeno, perché è misconosciuto il fatto che per descrivere il reato di genocidio e coniare la definizione che è alla base della convenzione delle Nazioni Unite per la prevenzione e repressione del reato di genocidio ci si è basati sulle dinamiche del genocidio armeno che , come saprai sicuramente, è anche il primo massacro su larga scala del XX secolo. Abbiamo ottenuto la partnership di Assadakah Sardegna che è un’associazione che si occupa di cooperazione internazionale con i paesi medio-orientali con un occhio di riguardo alle faccende siriane, armene e palestinesi – e presentato assieme all’IPIA e al Liceo Emilio Lussu e all’assessorato della Pubblica istruzione del comune di Sant’Antioco, finanziatore dell’evento.» Questo il programma: 23 gennaio 2016 – ore 18.00 – Sala I Sufeti Palazzo del Capitolo Presentazione al pubblico del saggio, edito da Arkadia Editore “Il genocidio armeno: 100 anni di silenzio. Lo straordinario racconto degli ultimi sopravvissuti”.Saranno presenti gli autori, Alessandro Aramu e Raimondo Schiavone, il presidente regionale dell’ARCI, Marino Canzoneri, e Antonello Cabras, presidente della Fondazione Banco di Sardegna; 23 gennaio 2016 – ore 19.30 – Sala mostre Palazzo del Capitolo – Inaugurazione della mostra fotografica di Romolo Eucalitto dal titolo “100 anni di silenzio – Gli ultimi sopravvissuti del genocidio armeno”. La mostra sarà visitabile gratuitamente ogni sera, dalle ore 16.00 alle ore 20.00, dal 23 gennaio al 7 febbraio 2016; 27 gennaio 2016 – ore 9.00 – Aula consiliare – Presentazione, riservata ai docenti e agli studenti delle classi V del Liceo E. Lussu e dell’IPIA E. Loi, del saggio edito da Arkadia Editore “Il genocidio armeno: 100 anni di silenzio. Lo straordinario racconto degli ultimi sopravvissuti”. Saranno presenti gli autori, Alessandro Aramu e Raimondo Schiavone; 4-5 febbraio 2016 – Aula magna del Liceo E. Lussu e dell’IPIA E. Loi – Proiezione, riservata ai docenti e agli studenti delle classi V, del film “La masseria delle allodole” dei fratelli Taviani, a cura degli operatori del C.S.C. della Società Umanitaria di Carbonia Iglesias