Assadakah incontra gli studenti: al Liceo Satta di Nuoro la presentazione del volume sul genocidio armeno


Continua l’attività di Assadakah Sardegna e della Federazione Assadakah Italia – Centro Italo Arabo e del Mediterraneo Onlus in memoria del genocidio armeno, attraverso la presentazione del fortunato volume “Il Genocidio Armeno: 100 anni di silenzio – Lo straordinario racconto degli ultimi sopravvissuti” (Arkadia Editore) scritto dai giornalisti Alessandro Aramu, Gian Micalessin e Anna Mazzone. Intenso il lavoro che Assadakah ha deciso di svolgere nelle scuole, attraverso una serie di presentazioni che hanno l’obiettivo di far conoscere agli studenti italiani un crimine ancora oggi poco conosciuto e negato dalla Turchia che, a distanza di oltre 100 anni, si rifiuta di riconoscere un crimine che ha causato la morte di circa un milione e mezzo di persone. Venerdi 11 marzo, alle ore 9.30, Alessandro Aramu (curatore e coautore del volume) insieme al presidente della Federazione Assadakah Italia Raimondo Schiavone (che ha scritto la prefazione) incontreranno gli studenti del Liceo “Sebastiano Satta” a Nuoro. L’incontro sarà introdotto dall’insegnante Anna Cacciatori. Il volume raccoglie anche gli scritti di Giancarlo Pagliarini, Suren Manukyan (vice direttore del Museo del Genocidio Armeno a Yerevan), Sargis Ghazaryan (ambasciatore della Repubblica di Armenia in Italia) e Hovakim Manukyan (Direttore dell’Ufficio per le questioni ecclesiastiche della Santa Sede di Etchmiadzin) ed è promosso da Assadakah Sardegna e della Federazione Assadakah Italia - Centro Italo Arabo Assadakah Onlus con la collaborazione dell’Ambasciata della repubblica di Armenia in Italia e dall’agenzia di stampa nazionale Armenpress. IL LIBRO: A distanza di 100 anni da quel genocidio, il primo del secolo scorso, un giornalista italiano, Alessandro Aramu, e un importante fotografo di cinema, Romolo Eucalitto, incontrano a Yerevan, la capitale armena, gli ultimi sopravvissuti di una tragedia che la Turchia ancora oggi si rifiuta di riconoscere. Una testimonianza straordinaria, con una ricca documentazione fotografica, da parte di chi ha vissuto in prima persona le persecuzioni, le violenze e l’esilio forzato, lontano dalla patria negata. Un reportage che dal passato arriva fino ai giorni nostri, per comprendere come l’Armenia contemporanea, attraverso le nuove generazioni, affronti la sfida della memoria condivisa come elemento di identità e di appartenenza a un popolo. Oggi gli armeni rischiano di subire un nuovo genocidio in Medio Oriente da parte dei fondamentalisti islamici dell’ISIS. Nella seconda parte del volume, Gian Micalessin, inviato di guerra de Il Giornale, racconta la sua esperienza in Siria, con una serie di reportage dalle città di Aleppo e Qamishli dove i cristiani patiscono più di altri la furia di una violenza che ha radici lontane. Il saggio vede la partecipazione di giornalisti, storici e intellettuali italiani e armeni, tutti impegnati a raccontare un secolo di storia del genocidio dimenticato. Infine la contemporaneità del Nagorno Karabakh e le tensioni tra Armenia e Azerbaigian in uno scritto della giornalista Anna Mazzone.