
La cittadinanza è un diritto
Nel caso di richiesta della cittadinanza per 10 anni di residenza la concessione della cittadinanza non è un diritto ma una concessione e non è determinata dalla valutazione del tuo interesse a ottenerla, bensì dalla valutazione dell’interesse per lo Stato e per la comunità nazionale ad accoglierti come nuovo cittadino.
Diverso il caso di chi chiede la cittadinanza italiana per matrimonio con cittadino italiano. In questo caso si tratta di un vero e proprio diritto, condizionato unicamente dall’ eventuale esistenza di circostanze che permettono di affermare la pericolosità per la sicurezza dello Stato o per l’ordine pubblico della persona richiedente (http://www.meltingpot.org/Commento-al-decreto-del-Ministero-dell-Interno-del-7.html#.Wk3369_ibIU )
Quali sono i casi che ti permettono di poter ottenere la cittadinanza italiana?
- Nascita Se sei figlio di almeno un cittadino italiano, se sei nato in territorio italiano da genitori ignoti, o apolidi, o stranieri appartenenti a Stati la cui legislazione non preveda la trasmissione della cittadinanza dei genitori al figlio nato all’estero;
- Riconoscimento o dichiarazione giudiziale di filiazione Per riconoscimento di paternità o maternità o a seguito di dichiarazione giudiziaria di filiazione durante la tua minore età;
- Adozione Diviene cittadino italiano il minore straniero adottato da un cittadino italiano;
- Acquisto volontario Se sei discendente da cittadino italiano per nascita, fino al secondo grado, in presenza di determinati requisiti (svolgendo, ad esempio, servizio militare nelle forze armate e dichiarando preventivamente di voler acquistare la cittadinanza italiana; oppure assumendo pubblico impiego alle dipendenze dello Stato, anche all’estero, e dichiarando di voler acquistare la cittadinanza italiana (http://www.meltingpot.org/Commento-al-decreto-del-Ministero-dell-Interno-del-7.html#.Wk3369_ibIU);
- Matrimonio Dopo due anni di convivenza e residenza legale in Italia, successivi al matrimonio. Gli anni di attesa possono diminuiti a uno, in presenza di figli nati o adottati dai coniugi.
Quando puoi richiederla?
Se hai sposato un/a cittadino/a italiano/a e convivi e risiedi in Italia da almeno due anni successivi al matrimonio (tre anni se sei residente all’estero). I tempi si riducono della metà in presenza di figli, anche adottivi. In questo caso l’acquisto della cittadinanza italiana è un vero e proprio diritto soggettivo. Il vincolo matrimoniale deve essere esistente al momento del riconoscimento della cittadinanza, pena il rigetto della domanda (http://www.meltingpot.org/Matrimonio-Tutti-i-documenti-utili.html#.WlSb29_ibIU) .
La documentazione necessaria e invio della domanda
A partire dal 18 giugno 2015 è stato disposto dal Ministero dell’Interno l’invio telematico, che rappresenta l’unica modalità per formalizzare la domanda: non è quindi più possibile presentare la domanda su modelli cartacei. Per informazioni generali relative alla modalità di inoltro della domanda e ai documenti da allegare alla stessa, consultare la seguente pagina del sito del Ministero dell’Interno (http://www.interno.gov.it/it/temi/cittadinanza-e-altri-diritti-civili/cittadinanza/cittadinanza-invia-tua-domanda).
Per accedere direttamente al Servizio di inoltro telematico fornito dal Ministero dell’Interno, Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, per la compilazione e l’invio della domanda di cittadinanza, collegarsi invece a https://nullaostalavoro.dlci.interno.it/Ministero/index2.jsp. I documenti necessari sono:
- Estratto dell’atto di nascita, tradotto e legalizzato, completo di tutte le generalità;
- Certificato penale del tuo Paese di origine (e degli ulteriori Paesi di residenza), debitamente tradotto e legalizzato;
- Titolo di soggiorno;
- Ricevuta di versamento del contributo di € 200,00, presso Poste Italiane al conto corrente numero 809020 intestato a “Ministero dell’Interno DLCI – cittadinanza”;
- Eventuale certificato di riconoscimento dello status di rifugiato o dello status di apolide;
- Copia atto integrale di matrimonio rilasciato dal comune italiano presso cui è stato trascritto.
Potranno essere autocertificati:
Scarica il modulo x l’autocertificazione
- Certificato storico di residenza, attestante la residenza legale da almeno due anni in Italia dopo il matrimonio o tre anni se residente all’estero (la metà in presenza di figli anche adottati);
- Data del primo ingresso in Italia;
- Data di naturalizzazione se non sei cittadino italiano dalla nascita (importante perché da tale data si calcolano i 2 anni, necessari per poter presentare la domanda, ridotti a uno in presenza di figli);
- Stato di famiglia attestante l’eventuale presenza di figli nati o adottati.
Procedura e tempistiche:
I tempi previsti per la procedura sono di 730 giorni dalla data di presentazione della domanda, dopodiché hai 6 mesi di tempo per prestare giuramento presso il comune di residenza.
Per naturalizzazione (residenza)à Se risiedi legalmente in Italia da 10 anni.
La cittadinanza per residenza:
E’ possibile consultare lo stato di avanzamento della propria domanda attraverso il sito cittadinanza.interno.it.
Chi può richiederla:
Se risiedi in Italia regolarmente da almeno 10 anni può chiedere la cittadinanza italiana. Si tratta, quindi, di un provvedimento discrezionale e non sussiste un obbligo automatico di concederla una volta valutata l’esistenza dei requisiti richiesti, ma vi è semplicemente l’obbligo di valutare l’opportunità, nell’interesse della comunità italiana, di concederla o meno.
Come richiedere la documentazione necessaria?
A partire dal 18 giugno 2015 è stato disposto dal Ministero dell’Interno l’invio telematico della domanda di cittadinanza, che rappresenta l’unica modalità per formalizzare tale istanza: non è quindi più possibile presentare la domanda su modelli cartacei.
Per informazioni generali relative alla modalità di inoltro della domanda ed ai documenti da allegare alla stessa, consultare la seguente pagina del sito del Ministero dell’Interno (http://www.interno.gov.it/it/temi/cittadinanza-e-altri-diritti-civili/cittadinanza/cittadinanza-invia-tua-domanda).
Per accedere direttamente al Servizio di inoltro telematico fornito dal Ministero dell’Interno, Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, per la compilazione e l’invio della domanda di cittadinanza, collegati invece a (https://nullaostalavoro.dlci.interno.it/Ministero/index2.jsp).
La documentazione da allegare alla domanda:
- Estratto dell’atto di nascita, completo di tutte le generalità. Questo documento non scade (per le donne che a seguito di matrimonio hanno acquisito il cognome del marito, è necessario che il certificato di nascita contenga sia il cognome da nubile che quello da sposata: altrimenti, è necessario allegare anche il certificato di matrimonio) tradotto e legalizzato dalla Rappresentanza diplomatica o consolare del Paese di origine;
- Ricevuta di versamento del contributo di € 200,00, presso Poste Italiane al conto corrente numero 809020 intestato a “Ministero dell’Interno DLCI – cittadinanza”;
- Certificato penale del Paese di origine (e degli eventuali Paesi terzi di residenza). Questo certificato scade dopo sei mesi dalla data della legalizzazione. NON è necessario se sei già stato legalmente residente in Italia prima del compimento dei 14 anni) tradotto e legalizzato dalla Rappresentanza diplomatica o consolare del Paese di origine;
- Titolo di soggiorno, certificato di riconoscimento dello status di rifugiato o apolide, eventuale attestato di iscrizione anagrafica se sei cittadino comunitario.
Possono essere autocertificati
Scarica il modulo x l’autocertificazione
- Stato di famiglia attestante la composizione del nucleo familiare;
- Data di primo ingresso in Italia;
- Certificato di residenza di tutti i comuni nei quali sei stato residente;
- Redditi percepiti negli ultimi tre anni e regolarmente dichiarati ai fini fiscali (CUD, UNICO, 730). I redditi possono essere riferiti all’intero nucleo familiare e verranno riverificati al momento di perfezionamento dell’iter;
- Marca da bollo da 16.00 euro.
Legalizzazione dei documenti
I documenti dovranno essere tradotti in lingua italiana presso una delle seguenti autorità:
- Autorità diplomatica o consolare italiana presente nel tuo Stato di origine;
- Autorità diplomatica o consolare del tuo Paese di origine presente in Italia;
- Traduttore ufficiale del Tribunale competente che ne attesti, con le formalità previste, la conformità al testo originale;
- Se nato in territorio italiano da genitori stranieri Risiedendo legalmente e ininterrottamente dalla nascita fino al raggiungimento della maggiore età. Se hai ininterrottamente risieduto legalmente fino ai 18 anni in Italia puoi dichiarare o meno di voler acquistare la cittadinanza italiana entro un anno dal raggiungimento della maggiore età. Ciò, comunque, non pregiudica il mantenimento della cittadinanza del paese di origine a meno che la legge di questo non lo vieti.
Dove presentare la domanda?
La domanda deve essere presentata all’ Ufficio di Stato Civile del Comune di residenza.
Documentazione:
La veridicità dei documenti al fine di comporre la domanda dovrà essere fatta dagli uffici del comune. I documenti necessari sono:
- Documento di identità in corso di validità;
- Titolo di soggiorno, in caso di periodi di interruzione nel titolo di soggiorno potrai presentare la documentazione che attesti comunque la presenza in Italia (es. certificazione scolastica, medica e altro);
- Copia integrale dell’atto di nascita;
- Certificato storico di residenza (in caso di iscrizione anagrafica tardiva presso un Comune italiano occorre presentare una documentazione che dimostri la permanenza in Italia nel periodo antecedente la regolarizzazione anagrafica (es. attestati di vaccinazione, certificati medici);
- Ricevuta di versamento del contributo di € 200,00, presso Poste Italiane al conto corrente numero 809020 intestato a “Ministero dell’Interno DLCI – cittadinanza”.
Tempistiche:
La normativa prevede un periodo di attesa massimo di 760 giorni, ovvero di 2 anni.
Per ricevere un aiuto nella compilazione della domanda per la richiesta della cittadinanza italiana puoi rivolgerti a un patronato, CAF o sindacato più vicino a te.
RICORDA: La legge sulla cittadinanza italiana ammette il possesso di una doppia e persino tripla cittadinanza, in base al principio generale del diritto internazionale denominato.