CITTADINANZA

Chi può richiederla?

Se hai sposato un/a cittadino/a italiano/a e convivi e risiedi in Italia da almeno due anni successivi al matrimonio (tre anni se sei residente all’estero). I tempi si riducono della metà in presenza di figli, anche adottivi. In questo caso l’acquisto della cittadinanza italiana è un vero e proprio diritto soggettivo. Il vincolo matrimoniale deve essere esistente al momento del riconoscimento della cittadinanza, pena il rigetto della domanda.

Quanto costa?

Le domande per l’acquisto, il riacquisto, la rinuncia o la concessione della cittadinanza italiana sono soggette al pagamento di un contributo di importo pari a 200 euro. Se la domanda di riconoscimento della cittadinanza italiana è presentata da persona maggiorenne, il costo è di euro 300.

Come si perde?

La perdita della cittadinanza italiana consegue al verificarsi di determinate situazioni illustrate nella Legge n. 91/1992 e a comportamenti da parte dei soggetti interessati che in modo esplicito, attraverso una dichiarazione, o indirettamente, testimoniano la volontà di cessare i rapporti di cittadinanza con lo Stato italiano. Essa è prevista:
• per l’adottato che ha acquistato la cittadinanza italiana, nei cui confronti interviene successivamente la revoca dell’adozione;
• per il cittadino che possiede, acquista o riacquista una cittadinanza straniera;
• per il cittadino figlio di chi ha acquistato o riacquistato la cittadinanza durante la sua minore età;
• per il cittadino che ha accettato un pubblico impiego o una carica pubblica da uno Stato o ente pubblico estero o da un ente internazionale a cui non partecipa l’Italia o per uno Stato in guerra con l’Italia.

Come si riacquista?

Può riacquistare la cittadinanza italiana chi presta il servizio militare per l’Italia, chi assume o ha assunto un pubblico impiego alle dipendenze dello Stato italiano, chi stabilisce o ha stabilito entro un anno dalla dichiarazione di voler riacquistare la cittadinanza la sua residenza in Italia, chi risiede per un anno consecutivo in Italia, chi abbia perduto la cittadinanza italiana per non aver ottemperato all’intimazione di abbandonare l’impiego o la carica accettati da uno Stato, da un ente pubblico estero o da un ente internazionale, ovvero il servizio militare per uno Stato estero, ma dichiara di volerla riacquistare, sempre che abbia stabilito la residenza da almeno due anni nel territorio della Repubblica e provi di aver abbandonato l’impiego o la carica o il servizio militare, assunti o prestati nonostante l’intimazione di cui sopra.