Sudan. Assadakah opera per la ricostruzione


darfurAll'indomani della proclamazione dell'indipendenza del Sud Sudan, Assadakah si è unita ai festeggiamenti del popolo africano, rinnovando il proprio sostegno sia al Governo del Sud che del Nord. In particolare Assadakah Sardegna e grazie alla collaborazione con l’associazione Italians for Darfur, ha promosso un importante progetto di cooperazione destinato alla costruzione di una scuola all’interno del campo profughi di Abu Shouk. Alla fine di gennaio una delegazione italiana guidata dal Segretario generale di Assadakah, Raimondo Schiavone, si recherà in Sudan per effettuare i primi sopralluoghi e dare il via ai lavori.
Inoltre il Sud Sudan beneficerà di una sovvenzione,da parte della Commissione europea, di 200 milioni di euro, che saranno investiti in settori chiave, come quelli relativi a salute, istruzione, infrastrutture, sicurezza e costruzioni stradali. Lo ha reso noto nel corso di una visita a Juba, capitale del nuovo Stato africano,il commissario Ue Andris Piebalgs,che ha annunciato che Bruxelles coopererà con le autorità locali nella messa a punto di un programma strategico di sviluppo per il periodo 2014-2020. Piebalgs ha esortato le autorità di Juba a "diversificare l'economia",in un Paese in cui l'80 per cento della popolazione dipende dall'agricoltura e dove é coltivato regolarmente solo il 4 per cento dei terreni agricoli. A pochi mesi dall'indipendenza, il
Sud Sudan è già  impegnato in un vasto programma per la Costruzione -partendo quasi da zero- delle strutture indispensabili per il mantenimento dell'ordine pubblico e per l'amministrazione della giustizia.
In tale contesto s'inquadra la decisione delle autorità della regione dello Stato dei Laghi,una delle dieci in cui è  suddiviso il più giovane Paese del continente, di rilanciare un programma per la costruzione di stazioni di polizia in otto province. L'annuncio dell'avvio dei lavori è  stato dato dal capo della polizia locale,Saed Chawuol Lom Ayual, nel corso di una conferenza stampa a Rumbek East.
Ayual ha precisato che l'ordine pubblico è una delle priorita' del governo, "alle prese con una situazione interna non ancora stabilizzata", e ha aggiunto che sono già iniziati i lavori per la costruzione delle stazioni di polizia nelle località di Awerial, Aluakluak, Maper, Rumbek East, Rummbek Central e Nyan.
Il Grande Paese, il Sudan del Nord ha avuto, come sembra grandi vantaggi dalla separazione, perché il Sud non era che un logoramento, spese eccessive guerre e sprechi incalcolabili.
La Repubblica del Sudan, guidata da Omar al-Bashir,volta una triste pagina e sceglie il pluralismo politico e l’allargamento del governo. Il governo  ha deciso di riprendere le relazioni con il Sud Sudan per risolvere le questioni sospese tra i due Paesi sotto la mediazione dell'unione Africana. Il numero uno della commissione dell'unione Africana incaricata di gestire la situazione in Sudan, Thabo Mbeki, ha incontrato il presidente sudanese Omar al-Bashir per definire i termini dei prossimi negoziati tra Khartoum e Juba, che si terranno nella capitale dell'Etiopia, Addis Ababa.
“Il presidente ha confermato che una delegazione del governo del Sudan si recherà ad Addis Ababa in modo da perpetuare i negoziati sulle questioni sospese”, ha detto Mbeki ai giornalisti dopo i colloqui con al-Bashir.
Mbeki ha quindi spiegato che i colloqui tra Khartoum e Juba potrebbero svolgersi ad Addis Ababa, senza specificare una data.
"Dobbiamo discutere con il presidente al-Bashir le questioni in sospeso riguardo ai negoziati. Abbiamo proposto sia al governo del Sudan, sia a quello del Sud Sudan che riprenderemo i negoziati su tutte le questioni in sospeso ad Addis Abeba questa settimana", ha detto Mbeki.
Una delegazione dell'unione Africana, ha aggiunto, si recherà a Juba per presentare un documento al presidente del Sud Sudan Salva Kiir.

La nascita ufficiale del 54esimo Paese africano, che già è diventato il 193esimo membro delle Nazioni Unite, è stata salutata da Assadakah che riconoscendo il merito della Nazione madre che rispettando i patti ha facilitato lo svolgimento del Referendum sull’indipendenza.
Assadakah, dal 1994 è presente nel Sudan con diverse iniziative di solidarietà. Dopo la firma dell'accordo di pace del 2005, che ha garantito l’indipendenza del Sud, il Centro Italo- Arabo, ha esteso il proprio impegno ed oggi svolge una fondamentale azione di sensibilizzazione presso le Organizzazioni internazionali al fine di garantire il miglioramento della salute materno-infantile e l'accesso alle risorse idriche e ai Servizi igienici, e si impegna in campagne di prevenzione e cura di malattie come la tubercolosi, favorendo la nascita di servizi di tipo diagnostico e chirurgico.
Assadakah, ha salutato gli sforzi straordinari del presidente sudanese Omar al-Bashir che il 23 Novembre al termine della terza conferenza generale del National Congress Party (NCP),il partito al governo, ha annunciato la formazione del nuovo governo. "Siamo aperti alla partecipazione del maggior numero possibile di forze politiche nel prossimo governo”, ha detto al-Bashir nella sessione di apertura del vertice del Consiglio della Sgura dell'ncp.
Il nuovo governo sarà il primo di Khartoum dopo che il 9 luglio il Sud Sudan ha dichiarato ufficialmente l'indipendenza, in accordo con il Trattato di pace firmato nel 2005 e che ha messo fine a decenni di guerra civile.
Il 9 luglio il mondo ha celebrato la nascita del Sud Sudan, ma a due mesi dall'indipendenza la strada per lo sviluppo del nuovo Stato si sta già dimostrando in salita. Neanche il referendum di gennaio, che ha sancito l'indipendenza (98,83% di si) ,è servito a placare una guerra che dura da 21 anni e che ha lasciato sul terreno 1 milioni di vittime.
La pace è in assoluto la più alta priorità in Sudan e l’Italia che ha patrocinato l’accordo del 9 luglio deve impegnarsi attivamente affinché il Paese ritrovi la stabilità che merita.