Ginevra due. Un grande bluff e una vetrina per gli stati canaglia europei e gli Usa


conferenzapacedi Ramondo Schiavone

Riporre tutte le speranze sulla possibile soluzione della crisi siriana sui negoziati che si svolgeranno a Ginevra il prossimo 22 gennaio è come credere che si possa risolvere la crisi afghana senza discutere con i talebani. L’Occidente, ed in particolare gli Stati Uniti e i Paesi “canaglia” europei Francia e Regno Unito, cercano solo un’occasione per poter portare sul banco degli imputati il legittimo presidente siriano Bashar Al Assad. Cercano di legittimare la propria politica neo colonialista finalizzata ad assecondare le tre lobbies che pilotano le loro scelte di politica estera; la lobby sionista, quella dei produttori di armi  e quella dei petrolieri.

Ginevra due sarà solo la loro grande vetrina, un momento in cui si accenderanno i riflettori, ma non si troveranno soluzioni per i cittadini siriani che continuano a morire in Medio Oriente. Non si comprende chi potrà fermare la mano insanguinata dei tagliatori di teste di Al Qaida, Jabat e Al Nusra, dei gruppi jihadisti, iracheni, ceceni, afghani, provenienti da più di 80 Paesi del mondo. Chi li rappresenterà a Ginevra due? Chi prenderà impegni per loro? Chi determinerà per loro il cessate il fuoco?

Da un lato ci sarà un Governo legittimo, con i rappresentati del Presidente Assad, dall’altra più di mille gruppi di terroristi che per tre anni sono stati riforniti di denaro e armi da Arabia Saudita, Qatar e dall’Occidente. Nessuno sarà in grado di controllarli, ecco perché Ginevra due è un grande bluff. Non saranno certo gli esponenti del cosiddetto esercito libero rappresentati all’estero da ricchi emigrati che vivevano in alberghi a 5 stelle e che non rappresentavano certo il popolo siriano e che sono considerati dagli stessi siriani, arricchiti, che per anni hanno vissuto alle spalle del Regime, e che oggi vorrebbero imporre, vivendo in regge dorate, ai  legittimi detentori della sovranità del Paese, la propria autorità.

Al termine dei negoziati di Ginevra 2 i Paesi “Canaglia”, Francia e Regno Unito sosterranno la tesi che non si può fare un accordo fino a quando il presidente Assad non lascerà il potere.

Sarà questa la cantilena e la giustificazione ufficiale del nulla di fatto.

Non verranno certo proposte elezioni legittime e regolari, si chiederà solo la rimozione del Presidente per far sedere sulla sua poltrona, non un eletto, ma un burattino in mano ed  al servizio dell’Occidente e dei Paesi Arabi alleati degli Usa, Arabia Saudita e Qatar.

E ci domandiamo cosa ne sarà degli jihadisti, terroristi che infestano la Siria. Non saranno certo soddisfatti delle scelte occidentali; sono gli stessi delle Torri gemelle, degli attentati a Londra e Madrid, non potranno condividere che la Siria diventi un avamposto occidentale. Del resto, la loro guerra verso i siriani dell’esercito libero è già cominciata, quotidianamente tagliano le teste dei siriani che non accettano di continuare la jihad con sangue e distruzione.

Continueranno a fare i terroristi in Siria, si sposteranno prima nell’Est Europa, già in Russia sono tanti e poi arriveranno in Europa.

È qui la prossima jihad  e qui continueranno la loro guerra, più forti di prima, armati e preparati dagli stessi, che domani diventeranno le loro vittime. Questa sarà Ginevra due, un happening della disinformazione e dell’ipocrisia.

 

 

 




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